Ottava aggregazione per il polo italiano dell’arredo Italian Design Brands che entra con una quota di minoranza, destinata ad aumentare nel prossimo biennio, in Axolight, azienda veneta di illuminazione da 6 milioni di euro di fatturato nel 2021, di cui l’85% da export, con sede in Italia e negli Stati Uniti. L’operazione per Idb è strategica in quanto Axolight ha una forte presenza all’estero, soprattutto sul mercato statunitense dove è presente con la società Axolight USA, posseduta al 100% da Axolight, e questo permetterà all’intero Gruppo di consolidare la propria presenza internazionale. Axolight, affermata nel contract e nell’hospitality ha, infatti, partecipato ai progetti di illuminazione per gli headquarter di colossi come Google, Facebook, Amazon, Microsoft, Cisco, Pfizer e Novartis.
Per Axolight l’ingresso di Idb rappresenta “un potenziale fattore di crescita davvero straordinario per la sua visione industriale, interamente focalizzata sul segmento del design di alta gamma, nonché per le competenze manageriali con le quali il Gruppo è in grado di supportare e facilitare le attività delle singole aziende che lo compongono”, afferma Giuseppe Scaturro, amministratore delegato di Axolight che aggiunge: “Il paniere di opportunità generabili con l’ingresso di IDB in Axolight è talmente ampio e attuabile che diverse attività operative congiunte, di tipo strategico, industriale e manageriale, hanno avuto inizio ancor prima della sigla dell’accordo che ha formalmente dato vita alla partnership societaria”.
Alla guida di Axolight resterà l’attuale AD Scaturro che manterrà anche il suo ruolo di azionista di riferimento. Secondo il business model di Idb, che opera attraverso accordi di maggioranza che coniugano approccio imprenditoriale e rispetto dell’identità delle singole aziende, questo approccio consentirà a Scaturro, che nel corso degli ultimi tre anni ha avviato un percorso riorganizzativo finalizzato a un corretto posizionamento del brand Axolight sul proprio mercato di riferimento, di continuare a essere protagonista dei piani di crescita della società contando, in più, sul supporto e sulle sinergie derivanti dall’appartenenza al Gruppo, guidato dal chairman e CEO Andrea Sasso che ha commentato: “La storia di Giuseppe Scaturro ci ha colpito molto: un uomo del mondo della finanza che decide di intraprendere una sfida imprenditoriale nel mondo della luce. L’entusiasmo di questo imprenditore-manager nel rincorrere ambiziosi obiettivi – prosegue Sasso – ci trasmette grande fiducia per il futuro. Siamo convinti che il lavoro compiuto da Scaturro in questi anni permetterà all’azienda di crescere ancora”.
La nuova acquisizione amplia lo spazio di manovra di Idb nel comparto dell’illuminazione, dove è già attivo con le aziende Davide Groppi e Flexalighting, che nel primo semestre 2021 hanno registrato una crescita del 74% rispetto allo stesso periodo del 2020 e del 39% rispetto al 2019 pre-pandemia. “Riteniamo che questa operazione sia molto strategica per IDB – ha commentato Giorgio Gobbi, managing director di Idb -. La gamma Axolight è il perfetto arricchimento per la nostra offerta nel mondo dell’illuminazione e ci permetterà di essere ancora più competitivi nel business dedicato al mondo dei progetti, in particolare nei settori corporate e hospitality, dove le caratteristiche e l’esperienza di Axolight sono fattori chiave di successo”.
Il ruolo di Idb, in una logica di espansione di lungo termine, sarà quello di supportare Scaturro nel processo di potenziamento dell’organizzazione e della rete commerciale della società, per poterne accelerare la crescita cogliendo le importanti opportunità di sviluppo esistenti. Per quanto riguarda i piani di Gruppo, il polo, che nel 2020 ha registrato ricavi aggregati per 112 milioni di euro con una quota export oltre il 70%, punta a inglobare almeno un’altra società nel 2022, per puntare poi alla quotazione in Borsa nel primo semestre del 2023.
Le altre aziende, appartenenti a settori diversi dalla luce, entrate a far parte di Idb sono: Gervasoni (2015), Meridiani (2016), Cenacchi (2017), Saba Italia (2018) e Modar (2019).