La luce di Davide Groppi entra a far parte di Italian Design Brands (IDB). E non si tratta di una mera acquisizione, bensì di un’operazione più complessa e volta alla creazione di un polo delle eccellenze nel settore del lighting di design.
Dal punto di vista finanziario, IDB ha creato assieme a Groppi una piattaforma, denominata Indaco, che punta ad aggregare altre aziende dell’illuminazione, ciascuna delle quali opererà in piena autonomia dal punto di vista creativo e gestionale, intercettando le opportune sinergie finanziarie e anche commerciali in chiave contract, mentre le controllate si manterranno autonome nella gestione del canale retail. La neocostituita Indaco è controllata al 57% da IDB e per le restanti quote da Davide Groppi con una piccola partecipazione di Paolo Pagani: tutti e tre i soci sono intervenuti capitalizzando la società. Groppi mantiene il ruolo di direttore creativo e amministratore delegato dell’azienda da lui fondata, conquistando il ruolo di CEO della newco ed entrando anche a far parte del board di IDB.
“Ho ricevuto tante proposte in quest’ultimo periodo – spiega Groppi a Pambianco Design – e ho scelto quella di IDB perché siamo in totale sintonia. Sentivo da tempo la necessità di trovare dei compagni di viaggio per consolidare la crescita in atto. Ho compreso che il tempo e la struttura organizzativa rappresentano due aspetti fondamentali per un’ulteriore espansione; la condivisione con IDB di un progetto di luci di più ampio spettro mi permette di continuare in questa direzione”.
A questo punto emerge la curiosità di capire quali possano essere le future “prede”, o per meglio dire partner, di questo polo di eccellenza del lighting. La direzione indicata da Groppi è legata a due tipologie: “Il progetto di Indaco – racconta l’imprenditore piacentino – è di accedere a certi mercati in modo internazionale e strutturato. Di conseguenza, stiamo pensando a un’azienda specializzata nelle luci outdoor e a una realtà legata all’ambito visual architetturale, per gestire i progetti negli spazi commerciali e museali o, come dicono in IDB, per accedere ‘dall’alto’ ai mercati delle grandi forniture”. In un momento successivo potrebbe rientrare nel polo anche una realtà legata alla ricerca tecnologica, come provider di elettronica.
Rilevando una realtà da 9 milioni di ricavi nel 2017, in crescita di oltre il 30% sull’esercizio precedente, IDB rafforza la propria realtà di piattaforma dell’arredo di design d’alta qualità, inserendo un quarto brand dopo Gervasoni, Meridiani e Cenacchi International e arrivando a un consolidato di circa 80 milioni di euro. “La nostra mission – ha affermato il CEO Giorgio Gobbi – è da sempre quella di offrire alle pmi di eccellenza la possibilità di superare il limite dimensionale. Siamo partiti con l’arredo, ma avevamo sempre pensato all’illuminazione ed eravamo alla ricerca dell’azienda e della persona giuste per iniziare ad affrontare questo mondo. Le abbiamo trovate in Davide Groppi, sicuramente la più innovativa tra le realtà attuali, forte di un 95% dei modelli ‘led nativi’. Ci siamo legati a Davide con la stessa filosofia che ha contraddistinto le precedenti unioni: quella di acquisire aziende eccellenti, con imprenditori eccellenti, senza interferire nella gestione e cercando di cogliere tutte le opportunità legate alla creazione di un hub comune”.