Stima di chiudere l’anno tra i 18,5 e i 19 milioni di euro di fatturato, con un Ebidta del 13%, l’azienda di arredo outdoor Varaschin, dopo aver sfiorato i 10 milioni nel 2020, in lieve calo per la pandemia, e i 14 milioni nel 2019. “Come ordinato andremo a superare i 20 milioni nell’anno in corso – esordisce orgoglioso Stefano Giust, direttore operativo e responsabile delle strategie commerciali dell’azienda -, con il 40% di vendite sul mercato domestico e il 60% di quota export con prevalenza in Stati Uniti, Spagna, Francia e Belgio“.
Il rapporto con gli architetti rappresenta circa il 90% del business per l’azienda, mentre il restante 10% viene riservato all’entry level. “Il mercato ci conferma l’incremento di interesse nei confronti della nostra fascia alta di proposta, il top level, e questo per noi è un riconoscimento del nostro giusto approccio e buon lavoro”, prosegue il manager spiegando che il residenziale e l’hospitality sono equamente importanti per l’azienda e saranno al centro delle strategie a lungo termine anche in grandi progetti di edilizia in territorio europeo. “Solo in Italia abbiamo la doppia rete per i due target, con due agenzie e due responsabili commerciali: con la divisione ‘casa’ che si rivolge ai rivenditori tradizionali multimarca, mentre la divisione ‘hotellerie‘ intrattiene contatti diretti con le catene alberghiere a cinque stelle. All’estero, invece, siamo presenti tramite agenti diretti che si rivolgono a dealer di fascia alta, a catene alberghiere e ad architetti, soprattutto paesaggisti”.
A quattro mesi dall’ingresso alla direzione creativa di Edoardo Gherardi, Varaschin ha presentato, lo scorso 8 ottobre, il Catalogo Editions con le novità di prodotto per la stagione 2022 che, già in queste prime settimane di lancio, sta riscontrando un feedback positivo da forza vendita e mercato. “L’obiettivo principale di Gherardi – spiega Giust – sarà di consolidare il brand Varaschin Outdoor Therapy“, attraverso il quale l’azienda si definisce “100% outdoor“, puntando al massimo comfort e alla qualità. Il catalogo è in linea con quella che è la terza fase dell’azienda che consiste nel rafforzare il brand dandogli una veste raffinata e coordinata con l’approccio aziendale che si fonda su sei valori: intreccio manuale come tratto distintivo; alta qualità di prodotto, processo e servizio; comfort ed ergonomia, entrambi nella logica della ricerca del benessere dell’individuo; specializzazione outdoor e collaborazione con designer internazionali. “Nostro fiore all’occhiello di quest’ultima proposta è la partnership con Monica Armani che, per noi, ha firmato le collezioni Emma ed Emma Cross, migliore espressione della nostra offerta top level, che prosegue nel 2022 con lo sviluppo della collezione“.
Ai sei valori aziendali, andrà ad aggiungersi un settimo, il tema della sostenibilità, al quale Varaschin sta lavorando da tre anni e che, a partire dall’ottobre 2022, sarà presentato con un progetto ad hoc. Intanto, Varaschin ha già provveduto a eliminare dall’imballo la plastica dello scotch, sostituito con quello di carta, e il polistirolo di protezione, sostituito dal cartone.
Nel prodotto, oltre a introdurre tessuti in parte riciclati, l’azienda è arrivata ad utilizzare l’alluminio (materiale 100% riciclabile) per il 90% delle parti in metallo. Anche nella proposta 2022 sono presenti due arredi completamente realizzati in alluminio, uno sgabello e una sedia della collezione Noss firmata da Gherardi.
Guardando al futuro, l’azienda sta lavorando per creare una nuova business line che andrà sotto il cappello della Varaschin Outdoor Therapy e sarà presentata durante la Design Week di aprile 2022. “Sarà una nuova opportunità strategica e rafforzerà la nostra identità nel mondo Outdoor Therapy“, conclude Giust.