Anche l’industria nautica è destinata a risentire delle sanzioni alla Russia, introdotte a seguito della guerra in Ucraina. La Russia, infatti, è tra i principali clienti al mondo per i costruttori di yacht e superyacht, la cui costruzione e compravendita si sta ora complicando. Secondo Stefano Pagani Isnardi, direttore dell’ufficio studi di Confindustria Nautica, non è ancora possibile stabilire l’impatto verso i cantieri italiani. “Il mercato russo, che è appannaggio del settore superyacht, non è quantificabile perché le imbarcazioni vanno sotto altre bandiere dalle Cayman a Malta. È ovvio che i russi con le sanzioni potranno avere restrizioni non solo sull’acquisto di nuove unità ma anche sul loro utilizzo”.
Ad oggi, tra i cantieri navali più attivi a livello internazionale ci sono Azimut|Benetti e Sanlorenzo, rispettivamente al primo e secondo posto nella classifica annuale 2021-2022 del Global Order Book di Boat International. Secondo il primo costruttore al mondo di yacht sopra i 24 metri, per il ventiduesimo anno in vetta alla classifica, la complessità e i possibili cambiamenti del contesto in tempi rapidi, rendono difficile definire prospettive e dati, ciononostante l’azienda dichiara a Pambianco Design di essere “consapevole che l’attuale situazione geopolitica avrà un impatto sociale ed economico a livello internazionale, non solo in relazione al mercato russo. Stiamo monitorando costantemente e con estrema attenzione l’evoluzione dello scenario”.
“In considerazione del conflitto tra Russia e Ucraina – commentano da Sanlorenzo, che attua un monitoraggio costante della situazione e degli aggiornamenti sul fronte delle sanzioni internazionali, in linea con le procedure di Know Your Customer e con il Sanctions Compliance Program adottati da tutte le società del Gruppo –, rendiamo noto che il backlog al 28 febbraio 2022 include l’esposizione a clienti di nazionalità russa su tre contratti di vendita di superyacht, che incidono per il 7,7% del totale venduto, distribuito su tre esercizi. Precisiamo che si tratta di soggetti non colpiti da sanzioni internazionali, i cui pagamenti risultano regolari, e che alla data odierna nessun ordine è stato cancellato. Consideriamo comunque il relativo rischio molto limitato, in virtù delle numerose richieste del mercato, in particolare da parte di potenziali clienti europei e americani“.
Secondo il report 2021 della testata olandese SuperyachtTimes, ripreso da Pressmare, su 1.879 yacht di flotta navigante, nel primo semestre 2021, la Russia rappresentava, con le sue 167 unità, l’8,7% della flotta mondiale navigante sopra i 40 metri, il 14,7% per GrossTonnage (GT) complessivo della flotta navigante (1.498 GT valore medio per nave) e il 16% dei nuovi progetti in costruzione (consegna 2025), ovvero 28 navi.
Incrociando i dati del report, secondo i quali a oggi il Global Order Book relativo a ordini in costruzione con LOA oltre i 40 metri per consegna entro il 2025, sono 28, e quelli della flotta navigante, Pressmare ipotizza che la cantieristica maggiormente interessata dalla possibile crisi delle linee di pagamenti (Swift) per le navi in costruzione determina un effettivo svantaggio della cantieristica nordeuropea, dove con maggiore frequenza si costruiscono imbarcazioni di più di 70 metri.
“Per esperienza diretta – aggiunge Aldo Manna, partner e sales director Antonini Navi, brand del Gruppo Antonini che, oltre a realizzare megayacht per conto terzi, produce Yacht Full Custom insieme a yacht della sua linea Crossover, da 30 a 50 metri – possiamo affermare che le sanzioni non hanno solo coinvolto il mercato Russo, ovvero bloccato le trattative con i cittadini russi, normalmente con un trend molto alto, ma hanno anche destabilizzato numerosi clienti europei. In particolare, nel nostro caso sono italiani che, esportando in Russia, sono in difficoltà con le proprie aziende. È il caso di un nostro cliente con il quale abbiamo firmato un contratto per la vendita di un nuovo modello che ha dovuto necessariamente sospendere l’ordine, almeno per il momento“.
Anche The Italian Sea Group commenta l’attuale crisi geopolitica e il conflitto tra Russia e Ucraina, confermando “l’esigua esposizione del proprio Net Backlog nei confronti del mercato russo, con il quale risulta in essere soltanto una commessa prevista in consegna nei primi mesi del 2023“. Il management del Gruppo conferma inoltre che l’avanzamento di tutte le commesse attualmente in portafoglio e le attività di refit stanno “proseguendo senza alcun rallentamento e nessun ordine è stato cancellato né si sono registrati ritardi nei pagamenti degli Stati di Avanzamento Lavori (SAL) contrattuali“.
“Gli effetti principali – chiosano da Rosetti Superyachts – si riscontrano nella reperibilità delle materie prime, nonché nei tempi e nei costi di approvvigionamento. Stiamo notando un clima di preoccupazione da parte del mercato europeo, speriamo che la situazione possa risolversi presto, intanto continuiamo a concentrarci anche sugli altri mercati che continuano ad essere molto ricettivi”.