The Italian Sea Group ha registrato nel 2021 ricavi totali pari a 186 milioni di euro, in crescita del 60,3% rispetto ai 116 milioni registrati nello stesso
periodo del 2020. L’Ebitda è pari a 28 milioni, in crescita del 93% rispetto ai 14,5 milioni al 31 dicembre 2020, con un Ebitda Margin del 15% rispetto al 12,5% dell’esercizio 2020. Il Risultato Netto è pari a 16,3 milioni, in significativo aumento rispetto ai 6,2 milioni dell’esercizio 2020.
Nello specifico, la divisione Shipbuilding ha registrato ricavi per 164 milioni, in aumento rispetto ai 98 milioni del 2020, grazie a un aumento dei contratti per yacht di grandi dimensioni, agli avanzamenti delle commesse di yacht a vela e a motore e al positivo andamento delle vendite Tecnomar for Lamborghini 63. Alla fine dell’esercizio 2021, la società risulta avere in produzione 14 superyacht e megayacht, oltre a 13 Tecnomar for Lamborghini 63, per un
totale di 27 commesse in progress. La divisione Refit ha registrato ricavi per 22 milioni di euro, in aumento rispetto ai 14 milioni del 2020. La performance del Refit non ha subìto rallentamenti, nonostante l’avanzamento dei lavori previsti dai piani di investimento “TISG 4.0” e “TISG 4.1”.
“Il 2021 si conferma un anno particolarmente significativo per The Italian Sea Group, che ha visto l’ulteriore consolidamento della Società nel segmento dei mega yacht e in mercati di rilevanza strategica come quello americano” – ha commentato Giovanni Costantino, Founder & CEO di The Italian Sea Group. “A breve distanza dall’acquisizione di Perini Navi, finalizzata a fine gennaio, sono tornati operativi i siti produttivi di Viareggio e La Spezia, abbiamo integrato la maggior parte dei dipendenti e avviato con impegno ed energia importanti commesse“.
Il valore complessivo del portafoglio ordini di Shipbuilding e Refit (Order Book) al 31 dicembre 2021 è pari a 827 milioni di euro con un’ampia visibilità, fino al
2026, delle commesse in costruzione, di cui circa l’80% rappresentato da yacht di dimensioni superiori ai 50 metri. A fine esercizio il Net Backlog (valore complessivo dei contratti relativi a yacht non ancora consegnati, al netto dei ricavi già iscritti nel conto economico) di Shipbuilding e Refit è pari a 536 milioni.
I ricavi operativi per marchio vedono in prima posizione Admiral con oltre 128 milioni di euro, seguito da Tecnomar con 29,8 milioni, Nca Refit con quasi 22 milioni e altri per 6 milioni. Sul fronte dei mercati, La suddivisione dei Ricavi per area geografica evidenzia una maggiore incidenza del mercato americano, stimolata dalla collaborazione con broker statunitensi che ha permesso alla società di entrare nel mercato americano di yacht di grandi dimensioni, come
confermato dalla vendita, alla fine del 2021, di un mega-yacht di 82 metri a marchio Admiral.
La Guidance per l’esercizio 2022 prevede un aumento dei ricavi totali tra i 280 e i 295 milioni con un’ulteriore crescita rispetto al 2021 di circa il 55% e un Ebitda margin del 15,5%. Per l’anno in corso, si prevedono, inoltre, investimenti che comprendono 9 milioni di euro destinati al completamento del piano di investimento “TISG 4.0” e 10 milioni di Euro per il “TISG 4.1” per interventi infrastrutturali. Ulteriori 1,8 milioni saranno investiti nel periodo 2022 – 2023 per la messa a punto dei due siti produttivi di Viareggio e La Spezia rilevati dall’acquisizione e già resi operativi.