Un masterplan evoluto a seguito delle osservazioni emerse dal dibattito con i cittadini, attraverso una consultazione pubblica (online per le restrizioni covid) iniziata il 31 marzo e terminata il 14 aprile 2021, e al confronto con il Comune e i tre proponenti, Covivio, Prada Holding e Coima. Il risultato, presentato nel Salone d’Onore della Triennale di Milano, è un progetto di intervento su un’area di 190mila metri quadrati che punta sulla sostenibilità e su volumetrie distribuite in modo più omogeneo rispetto al progetto iniziale. Quasi 1.700 i questionari compilati e oltre 1.600 le risposte aperte pervenute, a dimostrazione della volontà di partecipazione degli abitanti nella rigenerazione della propria città, a fronte di una proposta di intervento iniziale comunque molto apprezzata, a seconda degli specifici interventi dal 50% all’80%.
Conferma la realizzazione dell’ampio parco centrale Elizabeth Diller, Founding Partner di Diller Scofidio + Renfro, che spiega come la presenza di corridoi verdi che ospiteranno attrezzature come giochi per bambini, sport e orti urbani, garantirà continuità urbana e connessioni pedonali e ciclabili con la città esistente. Rimane l’idea di realizzare la foresta sospesa sopra i binari ferroviari semi interrati anche se è ancora in corso di valutazione la sua fattibilità tecnica ed economica. Aumentano, inoltre, le piazze realizzate lungo il perimetro dell’area, inizialmente previste solo nel lato nord ora circonderanno tutta la zona.
Il progetto si allinea con i parametri del Pnrr sulla transizione ecologica perseguendo obiettivi di sostenibilità ambientale, con tutti gli edifici certificati Leed, ridotte emissioni di Co2 e la certificazione Leed for Community per l’intero masterplan. Gli obiettivi d’impatto sociale saranno tradotti in edilizia convenzionata, creazione di spazi pubblici, attivazione di attività educative e culturali.
Per quanto riguarda nello specifico il quadrante sud-ovest, destinato al Villaggio Olimpico, che si svilupperà su un’area di 60mila metri quadrati e da cronoprogramma sarà consegnato nel luglio 2025, il bando progettuale è stato vinto dallo studio di architettura SOM – Skidmore, Owings & Merrill. Rispetto alla proposta iniziale sarà realizzato con edifici più bassi e diffusi e offrirà servizi per creare un quartiere cittadino aperto a una frequentazione intergenerazionale anche attraverso la composizione di spazi pedonali e piazze, ben connesse anche con i nuovi spazi in via di sviluppo e le aree adiacenti allo scalo.
Il villaggio occuperà circa 60mila metri quadrati; poi verrà convertito da Coima in studentato. Sono previsti mille posti per studenti, residenza libera e agevolata, una nuova piazza con negozi e anche serre e orti. “Su richiesta della Fondazione MICO – afferma Manfredi Catella Founder & Ceo di Coima – saranno integrati nel progetto dello studentato i servizi temporanei come servizi urbani permanenti di quartiere, di interesse generale“. Catella, a nome dei tre proponenti che hanno investito nell’intera area dell’ex Scalo Romana 180 milioni di euro, ha spiegato come la loro visione del progetto sia focalizzata sulla legacy, con obiettivo di conversione tempestiva (si parla di soli 4 mesi, ndr)da funzione olimpica a funzione studentato. “Sarà un quartiere integrato con spazi pedonali e gestito attraverso una piattaforma digitale interattiva funzionale al monitoraggio delle performance degli edifici e al coinvolgimento della comunità. Le tecnologie costruttive utilizzate prevederanno modularità e prefabbricazione per accelerare la costruzione e favorire la decarbonizzazione“.
I materiali usati per il Villaggio Olimpico saranno scelti per le loro caratteristiche di sostenibilità (riciclabilità, riuso, eco-compatibilità ambientale). Più del 30% dell’energia sarà prodotta grazie all’istallazione di impianti solari termici e fotovoltaici; le acque meteoriche saranno raccolte e riutilizzate, con una riduzione dell’uso di acqua potabile di oltre il 30% e una riduzione di CO2 del 40% per riscaldamento/raffrescamento.
“La caratteristica distintiva di questo Villaggio Olimpico – sottolinea Vincenzo Novari, Ceo di Fondazione Milano-Cortina 2026 -, è il fatto di essere stato disegnato al contrario, ovvero pensando prima alla destinazione d’uso post evento”.
A garantire le tempistiche dell’intervento, fa sapere il presidente Attilio Fontana, sarà Regione Lombardia che offrirà anche le garanzie economiche. “Sono certo – dichiara il sindaco di Milano Giuseppe Sala – che tra qualche anno, superato questo momento difficile, Milano diventerà più forte e bella di prima“. Sono molti gli interventi previsti soprattutto nell’area Sud della città dove “c’è molto da rigenerare“, ha ricordato Sala aggiungendo che il 2026 segnerà il coronamento di tutti gli sforzi con la nascita del Villaggio Olimpico a impatto zero. “La tabella di marcia è serrata – conclude l’Assessore all’Urbanistica, Verde e Agricoltura Pierfrancesco Maran – dobbiamo fare presto e bene. L’area diventerà un luogo centrale per la nostra città“.