Punta a chiudere l’anno in corso a 25 milioni di euro di fatturato, Marlegno, a fronte di un 2019 attestatosi a 13,5 milioni e di un +10% messo a segno nel 2020, nonostante la pandemia. “È stato un triennio di crescita e di acquisizione di nuove quote di mercato – esordisce Angelo Luigi Marchetti CEO di Marlegno e presidente di Assolegno – sia in termini di territorialità sia di aree di azione“.
L’azienda, che da oltre 20 anni costruisce case in legno ed edifici in legno su misura, secondo i principi della bioedilizia, sicurezza ed efficienza energetica, ha infatti iniziato dedicandosi alla costruzione di ville e villette, ampliandosi poi alle villette a schiera e agli edifici pluripiano, fino ad arrivare a vere e proprie lottizzazioni. Una democratizzazione dell’approccio che passa, così, dalla casa ‘esclusiva’ alla casa ‘per tutti’, accessibile e sostenibile. “Seguendo i principi dell’edilizia sostenibile – spiega il CEO – siamo arrivati a realizzare i cosiddetti ‘bio-quartieri’, dove sono collocate diverse decine di unità abitative costruite in legno. Strutture che svolgono la funzione di accumulatori di CO2, impattando molto meno sull’ambiente rispetto agli edifici tradizionali“.
I criteri di sostenibilità vengono applicati dall’azienda non solo alle nuove costruzioni ma, nell’ottica di una rigenerazione urbana, anche a edifici da ristrutturare o da demolire e ricostruire. “Nelle ristrutturazioni – spiega Marchetti – applichiamo un esoscheletro in legno che rende gli edifici più sicuri dal punto di vista sismico, esteticamente più belli e a favore del risparmio energetico“.
L’ampliamento dei settori di attività per Marlegno è stata un elemento chiave del piano industriale pluriennale, avviato nel 2018, che porterà al consolidamento della crescita nel 2022, con l’obiettivo di raggiungere i 30 milioni di euro di fatturato. Ma una forte spinta alle performance è arrivata soprattutto dal Superbonus che, però, dato il suo limite temporale, ha concentrato una richiesta così elevata e “frenetica” da provocare difficoltà di approvvigionamento e rincari delle materie prime. Queste misure governative a sostegno rappresentano comunque un booster per l’azienda e il settore: grazie al PNRR, ad esempio, Marlegno potrà intervenire anche in ambito pubblico, negli edifici sociali come le scuole.
Nonostante l’incertezza di un mercato che il CEO definisce “schizofrenico” con i prezzi delle materie prime alle stelle, come il legno che ha visto triplicare il suo costo da gennaio a settembre, Marchetti crede nelle alte potenzialità del settore e si pone come obiettivo futuro la sfida di dare continuità alla crescita aziendale, anche quando verranno meno i Superbonus, continuando a investire in innovazione di processo, per efficientare le attività, con il continuous improving e la learning organization e in innovazione di prodotto, ricercando una maggiore modularità, così da produrre più in azienda che in cantiere, verso una micro-prefabbricazione.
A valle, un approccio lifecycle-thinking che valuta sin dall’inizio quali saranno tutti i materiali necessari al progetto e come potranno esserne riciclati gli scarti, in un’ottica di economia circolare.
Il futuro, secondo Marchetti, vedrà una casa ‘cognitiva’ che acquisisca informazioni tramite sensori, che Marlegno sta già iniziando a inserire all’interno delle abitazioni, e che grazie ai Big Data e agli algoritmi che li studieranno, sia in grado di rispondere, anticipandole, alle esigenze di chi la abita.