Il polo logistico e produttivo Vimar di Marostica (VI) è un progetto nel quale forme e materiali si inseriscono in modo naturale nell’ambiente e nel paesaggio circostanti. Le tre anime dell’azienda attiva nel settore elettronico ed elettrico di bassa tensione – dagli uffici, alle aree dedicate alla produzione fino al magazzino – sono organicamente unite in un unico spazio. I due edifici contigui, quasi a ridosso delle mura medievali della città, sono stati concepiti nel rispetto del legame col territorio che l’azienda ha da sempre voluto creare. E proprio questo profondo attaccamento alla zona d’origine ha orientato l’azienda nel creare uno stabilimento che fosse in linea con i più avanzati criteri di sostenibilità per offrire un basso impatto ambientale e paesaggistico.
L’edificio è caratterizzato da 8mila metri quadrati di tetto verde a sedum, una soluzione green che comporta un isolamento termico. Così come la facciata è stata realizzata con pannelli prefabbricati in cemento biodinamico, un’operazione che quantificata in termini di riduzione delle emissioni corrisponde alla piantumazione di 250 alberi.

Come rende noto l’azienda, la sostenibilità è all’ordine del giorno: “l’approvvigionamento energetico dell’intero complesso avviene infatti con un importante contributo da fonti rinnovabili. Un impianto fotovoltaico di 3.900 metri quadrati consente una produzione annua di più di 950 mila kwh – un volume di energia che copre il 30% del fabbisogno complessivo dello stabilimento. Per la climatizzazione invernale ed estiva degli ambienti di lavoro è invece stato installato un impianto geotermico con pavimento radiante, che permette di risparmiare ogni anno 200 mila kwh. La gestione dell’energia viene monitorata attraverso una piattaforma smart metering che, attraverso un sofisticato sistema di sensori, permette di acquisire, analizzare e gestire in tempo reale i dati energetici, ottimizzando così l’utilizzo degli impianti e riducendo i consumi del 10%”.

In questo esempio di gestione sostenibile, l’illuminazione naturale gioca un ruolo fondamentale: per sfruttare al massimo la luce diurna, le pareti perimetrali e il tetto sono stati dotati di grandi aperture e numerosi lucernai per un totale di 5.800 metri quadrati di superfici vetrate a bassa emissione per contenere la dispersione termica. Anche l’utilizzo di energia elettrica è stato pianificato in un’ottica green. Per un criterio di risparmio energetico viene impiegata esclusivamente la tecnologia led, così come l’area di parcheggio è stata dotata di colonnine per la ricarica delle auto elettriche per offrire un incentivo concreto alla mobilità sostenibile.