Un aumento di capitale da 4 milioni di euro e l’avvio di una nuova fase di sviluppo che porterà, nei primi mesi del 2019, al lancio di una piattaforma e-commerce. Sono queste le strategie che il gruppo Damiani ha in serbo per Venini, storica vetreria italiana, rilevata nel 2016 e di cui oggi detiene l’89% del totale. “L’aumento di capitale deliberato negli scorsi mesi – ha spiegato a Pambianco Design Guido Damiani, presidente del gruppo Damiani – ha lo scopo di rendere il patrimonio aziendale più solido. Pur nella sua eccellenza, Venini ha subito negli ultimi anni le dinamiche di un mercato, quello del vetro artistico, in difficoltà. L’iniezione di liquidità consente lo sviluppo di nuove prospettive, a partire dal rafforzamento della presenza nei mercati asiatici e di quelli di tradizione storica come l’Italia e gli Stati Uniti”.
Nel 2017 il fatturato di Venini ha registrato un +30%, riportando in positivo anche il margine operativo. Ad oggi il brand conta quattro boutique monomarca, con gli store di via Montenapoleone a Milano e di Ginza, a Tokyo, che si affiancano alle vetrine storiche di Venezia e Murano. “Non prevediamo nuove aperture nel breve periodo – ha continuato Guido Damiani -. Puntiamo piuttosto a rafforzare i servizi in boutique e tutta la comunicazione dell’azienda, che adesso passerà anche attraverso il nuovo sito di Venini. Per gli inizi del 2019 dovremmo anche debuttare nell’e-commerce”.
Fondata nel 1921, Venini è sempre stata un punto di riferimento nell’ambito dell’arte vetraria. Gio Ponti, Carlo Scarpa, Alessandro Mendini, Tadao Ando e Ron Arad sono solo alcuni dei designer di fama mondiale che si sono confrontati con la tradizione secolare della lavorazione del vetro, che gli artigiani della fornace tramandano di generazione in generazione. Tra le iniziative recenti anche l’ampliamento dell’offerta con “Gift”, una collezione di oggetti di piccole dimensioni, come vasi, ciotole porta soia e bicchieri.
“Venini rappresenta il perfetto incontro fra design di qualità e savoir faire, continuando a raccontare l’unicità di quell’italianità apprezzata nel mondo”, ha spiegato Damiani, precisando come le collezioni del passato esercitino un forte fascino sul pubblico dell’azienda: “Venini è un brand moto amato dai collezionisti, di conseguenza abbiamo un ampio mercato dell’usato. Nessuno, nel mondo del vetro, fa meglio di Venini e questo è testimoniato dal fatto che detiene il record, nel suo settore, del valore dei pezzi battuti all’asta”.