Consolidamento della crescita, sviluppo della nuova linea di business – la Varaschin Wellness Therapy – ampliamento del perimetro dei clienti, puntando in particolare sugli hotel di lusso. Queste, in sintesi, le direttrici del piano strategico quinquennale di Varaschin che, dopo avere chiuso il 2020 con un fatturato di 10 milioni di euro e il 2021 con un giro d’affari di 19 milioni, stima ora di archiviare il 2022 a 25 milioni. Che tradotto in percentuale significa +150% in 24 mesi. “Un risultato che sottolinea un grande balzo, ma anche una progressione, una gradualità, un trend” spiega il COO Stefano Giust, evidenziando anche la marginalità a doppia cifra, con un Ebitda pari al 15% del fatturato: “crescere è importante, ma farlo con marginalità è ciò che conta”. A monte, “un progetto di graduale riposizionamento dell’azienda, iniziato nel 2016, verso la qualità e verso un target medio alto, volendo dunque presidiare una nicchia con l’obiettivo di diventare specialisti, leader nell’arredo outdoor di qualità in Europa”.

Sette i pilastri identificati da Varaschin che corrispondono ad altrettanti target perseguiti in questi anni per ottenere un vantaggio competitivo. Innanzitutto “l’intreccio manuale, l’elevato livello di comfort, la qualità totale e dunque sia di prodotto, sia di servizio sia di customer care”. Quarto aspetto il design: “abbiamo selezionato pochi architetti connotati da un’esperienza internazionale, da un un background cosmpolita, capaci di associare una visione mondiale dell’arredo a una anche sociale, intesa come evoluzione del bisogno”. Quinto aspetto l’ergonomia, convinti “che l’outdoor sarà sempre più uno spazio dove si cerca la convivialità e lo stare bene”. Quindi la “focalizzazione su un segmento specificio per essere riconosciuti da tutti gli stakeholder come veri specialisti“. Infine la sosteniblità.

A conclusione di questo ragionamento, “le collezioni che ci identificano di più sono esattamente il risultato dei sette valori dell’azienda, l’esito di un modello di estrema coerenza”. Tre in particolare, le collezioni Emma ed Emma Cross di Monica Armani e la Tibidabo di Calvi Brambilla: “sono le tre best seller dell’azienda destinate a un target alto di offerta”. Ciò sta anche a significare che “il nostro nuovo interlocutore ha un posizionamento ‘alto di gamma’. Non abbandoneremo gli entry level di qualità – assicura Giust – ma l’azienda deve puntare dove il mercato premia”. Ma come, con quali strumenti in particolare? Innanzitutto, spiega il direttore operativo, con “elevate competenze distintive che sono fondamentali, perché se si vuole essere specialisti si deve fare la differenza attraverso il know how. Crediamo nelle competenze distintive e nell’innovazione che è conseguenza delle prime”. Ciò che serve poi è una “visione integrale del business” e, terzo aspetto, “una strategia di medio e lungo periodo”.

E Varaschin nel lungo periodo vuole innanzitutto “consolidare il riconoscimento da parte del mercato del brand, attraverso un percorso di qualità totale, che sia indipendente dalla quantità di articoli nuovi” che verranno proposti. Consolidamento, dunque, puntando sulla nuova linea di business, frutto di tre anni di lavoro, la Varaschin Wellness Therapy. Una business line sviluppata con l’architetto Alberto Apostoli, rispetto alla quale Giust si dice “fiducioso” in “una rapida crescita”. Il lancio avverrà nel 2023 e nell’arco di tre anni “ci aspettiamo un ritorno di posizionamento, fatturato e margini, oltre al consolidamento di un target alto” e dunque di “tutto il mondo dell’hospitality a 5 stelle e del residenziale”. Un progetto che Giust definisce “all’avanguardia: siamo i primi in Europa a realizzare un arredo industriale per il wellness di qualità connotato da un forte contenuto tecnologico”. Una linea che comprende il letto singolo, il letto doppio, il lettino relax e il ‘sasso’, caratterizzato da “un livello tecnologico all’avanguardia, una soluzione che nessuno altro player offre”. Il sasso, brevettato, è collegato al lettino, consente di controllare le luci, attivare la profumazione, regolare musica e generare play list, ma anche scaldare le vivande.