Naturale, bello, elegante, questi sono gli aggettivi più comuni per descrivere il marmo emersi dallo studio di Emg Different, istituto di ricerca milanese, che ha intervistato, tra dicembre 2021 e febbraio 2022, un campione rappresentativo di 2.000 Italiani dai trent’anni in su.
La ricerca è stata commissionata da Marmomac, il salone internazionale dedicato a pietra, design e tecnologia, in programma a Veronafiere dal 27 al 30 settembre 2022 che, dopo l’edizione della ripartenza nel 2021, a cinque mesi dal taglio del nastro, può festeggiare il ritorno dell’Asia con le adesioni di India, Corea del Sud e Giappone e del nord America. Ottimi segnali anche dal Brasile, Turchia, Libano ed Egitto mentre l’Europa torna più compatta che mai. Questo a riconferma di quanto sia strategico questo settore. Non solo per gli addetti al mestiere, perché basta dare una scorsa ai dati raccolti dallo studio per scoprire che la pietra naturale è al secondo posto tra i materiali più diffusi dopo la ceramica e seguito da legno/parquet e gres. Piuttosto chiare le destinazioni d’uso: pavimenti (55%), top delle cucine e del bagno (42,4%), scale (39%) e davanzali (36,2%).
Il marmo, tra chi lo possiede, resta la scelta migliore per 8 intervistati su 10 e addirittura il 45,8% dichiara di averlo aggiunto al momento di ristrutturare la casa. Rimane, invece, contenuta la quota dei “pentiti” che, comunque, nel 64% dei casi, non ha intenzione di sostituirlo con altri prodotti. Un altro punto di forza è l’uso trasversale che ne fanno gli italiani che va dalle costruzioni residenziali fino ai complementi d’arredo. Unico punto debole: una parte degli intervistati dichiara di non aver abbastanza informazioni per l’acquisto (il 50,1%). Tutti gli attori della filiera, dal marmista all’architetto o all’arredatore, dal negoziante al rivenditore fino alla ditta edile, hanno quindi una grande importanza nell’affiancare il consumatore, educandolo a una corretta conoscenza di questo materiale. Il marmista e il rivenditore, in particolare, rappresentano anche il principale canale d’acquisto.
“La ricerca evidenzia uno scollamento tra gli addetti ai lavori e il consumatore – commenta Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere -, ma diventa al contempo una opportunità segnando la direzione da seguire. Serve una strategia di comunicazione coordinata a livello di filiera in cui Marmomac può ricoprire un ruolo di aggregatore, fornendo a imprese, associazioni e operatori tutti gli strumenti necessari: dalla market intelligence, fino alle iniziative educational della sua Academy e di promozione internazionale della pietra naturale. Lo studio, inoltre, indica che, tra le fonti di informazione dei consumatori, i canali online hanno un forte potenziale da esplorare per coinvolgere una platea più giovane. E con Marmomac Plus disponiamo, già ora, del più grande portale digitale a disposizione della community globale del marmo”.
Qui si potranno consultare i company profile dei top player del settore, scoprire i nuovi prodotti, le tendenze del mercato lapideo e le possibili applicazioni della pietra naturale in architettura e nel design. Oltre 900 aziende da 41 nazioni hanno già rinnovato l’abbonamento.