Triennale Milano ha rinnovato il Museo del Design Italiano ampliando gli approfondimenti per il pubblico, attraverso un ricco apparato di testi, didascalie, documenti e opere per offrire ai visitatori ulteriori informazioni sugli oggetti esposti e costruire un percorso di visita ancora più articolato e per tutti.
“Il Museo del Design Italiano – afferma Stefano Boeri, presidente di Triennale Milano – rappresenta un esempio unico di collezione pubblica che permette di veicolare il valore e l’importanza del design italiano a un pubblico molto ampio, non solo di addetti ai lavori. Abbiamo ampliato contenuti e approfondimenti, da una parte, attingendo allo straordinario patrimonio degli Archivi di Triennale e, dall’altra, consolidando e rafforzando la rete di donazioni e comodati. L’accessibilità è poi per noi un tema centrale e ha guidato le scelte nella impostazione di testi e apparati. L’obiettivo è rendere la narrazione del design italiano aperta e inclusiva. Insomma, davvero per tutti”.
La selezione dei pezzi del Museo del Design Italiano, ordinata cronologicamente dal 1946 al 1981 su una superficie di circa 1.300 metri quadrati nella Curva al piano terra di Triennale, è organizzata secondo un arco temporale che rappresenta uno tra i più importanti per il design italiano: quello intercorso tra gli anni dell’immediato Dopoguerra e del successivo miracolo economico fino ai primi anni Ottanta, quando l’arrivo sulla scena di nuove esuberanti correnti come Memphis diede avvio – in Italia e nel mondo – a una nuova era nella produzione del design.
Il nuovo progetto allestitivo si arricchisce di opere di grafica, textile, automotive ed exhibition design. Una ampia sezione fotografica documenta la presenza in Triennale delle grandi firme del design internazionale e le vicende che hanno visto i grandi Maestri del design italiano impegnati in Triennale.
Tra le recenti acquisizioni anche un esemplare della super-utilitaria simbolo del Made in Italy nel mondo: la Nuova 500 D del 1960 di Dante Giacosa per FIAT, che diventa parte del percorso espositivo del Museo. Accompagnano gli oggetti esposti fotografie, campagne pubblicitarie, packaging originali, materiali grafici, poster e, in determinati casi, i modelli in legno realizzati da Giovanni Sacchi – concessi in deposito a Triennale da Regione Lombardia – per mostrare l’evoluzione del progetto dalla fase di studio e sviluppo fino alla sua realizzazione, messa in produzione e comunicazione.
“Una serie di interventi sulle pareti perimetrali racconterà la storia di Triennale – dichiara Marco Sammicheli, Direttore del Museo del Design Italiano di Triennale Milano – , che nel 2023 celebrerà i 100 anni dalla sua istituzione, delle Esposizioni Internazionali e delle mostre in cui alcuni degli oggetti esposti sono stati presentati, come ad esempio la celebre Mostra dell’industrial design in occasione della X Triennale del 1954, con allestimento di Achille e Pier Giacomo Castiglioni. Sono state realizzate nuove didascalie per tutti gli oggetti esposti, oltre a testi di inquadramento su periodi storici, mostre e momenti particolarmente significativi per la storia del design legati all’istituzione. Inoltre, è stato sviluppato un percorso rivolto a chi si avvicina per la prima volta al design, dai bambini ai pubblici più trasversali che, attraverso una selezione di parole chiave, racconterà alcuni aspetti della progettazione e del design”.
In occasione della design week di settembre, inoltre, il museo dedicherà una mostra alla storia del Salone del Mobile.Milano, a cura di Mario Piazza. La mostra racconterà le produzioni culturali del Salone del Mobile in città che nel corso degli anni hanno comunicato il design al pubblico degli appassionati. Una mostra che si svilupperà a partire dagli archivi di Triennale Milano e del Salone del Mobile.Milano.
Sempre a settembre, in occasione del supersalone, Triennale Milano presenterà una mostra su Carlo Mollino e sugli arredi provenienti da Casa Albonico, che grazie a una straordinaria operazione di preservazione del patrimonio pubblico sono stati dati in comodato a Triennale dalla Direzione Regionale Musei della Lombardia nel 2020. La mostra si terrà dal 3 settembre al 7 novembre 2021.