Quattordici suites progettate da altrettanti architetti italiani in collaborazione con numerose aziende di arredamento. Una raffinata selezione di materiali, stoffe e arredi pregiati, resine ricercate, pezzi di design individuati da un team di professionisti intenzionati a valorizzare un edificio storico, sotto la supervisione delle belle arti di Milano.
I lavori non sono ancora terminati, ma l’edificio già rende l’idea di ciò che diverrà. La reception è stata posizionata al 4° piano per favorire subito l’impatto tra il cliente e il fascino della città, grazie alla vista sul Duomo. Al 5° piano si trova un’enoteca con un’offerta di 7.200 vini italiani.
Tutto questo è Town House Duomo, l’unico albergo di lusso con vista su Piazza Duomo e la Cattedrale. Dodici delle quattordici camere affacciano sul Duomo e sulla piazza, ognuna con balcone privato.
Gli architetti hanno firmato le suite nella loro totalità, camera e sala da bagno, introducendo le ultime tecnologie di domotica e di illuminazione sono stati ottimizzati nei minimi dettagli per garantire il massimo comfort agli ospiti.
TownHouse Duomo, si evolve ampliando l’offerta ad una Duomo Lounge, bar e terrazza, affacciati sul Duomo; il WECC, World Expo Commissioners Club, un club riservato ai Commissari e le delegazioni che prenderanno parte a Expo; l’esclusivo ristorante al 5° piano, una terrazza e la reception tutti situati in quello che diventerà l’indirizzo più esclusivo della città, Piazza Duomo 21.
Tra le proposte si distingue la suite firmata dall’architetto Jacopo della Fontana. Colori caldi, forme semplici e lineari, arricchiti da superfici ricche di trama e dettagli ‘sartoriali’. La suite si compone di due parti: l’anticamera è composta da un corridoio di accoglienza arricchito da carte decorate a mano con disegni dei parchi e monumenti di Milano (by Misha) da cui irradiano luce una molteplicità di tubini (by Flos come tutta l’illuminazione della suite). La zona bagno benessere è composta da un lato dalla grande vasca free standing (by Globo come tutti i sanitari) e dalla doccia che guarda con un taglio verso la finestra sul Duomo; dall’altro lato troviamo il piano con doppio lavabo, rubinetteria a idrogetto (by Hansgrohe) per il comfort e un uso sostenibile dell’acqua. Piccoli LED di cortesia permettono l’accesso notturno al bagno senza rompere il buio del sonno. Tutta questa zona è rivestita con una trama calda e pastosa di resina (by HD by Chimica Italia).
La camera è imperniata sul letto a baldacchino (by MDF Italia come tutto l’arredo) centrato nello spazio che si rivolge verso la piazza e protetto da un sottile velo di lino tramato. Alle pareti un colore rosso intenso, caldo, passionale, reso dalla qualità della pittura (by Francesca’s Paints) e una boiserie realizzata su disegno di Jacopo della Fontana da Giovanni Fiorito, utilizzando grandi assi storiche recuperate dai lavori di riqualificazione delle parti comuni dell’hotel.
La luce è diffusa dai LED della cornice a soffitto, da una piantana, dai pendenti sui comodini e dalle lampade sugli scrittoi. Due poltrone, alcuni pouf, uno specchio appoggiato alla parete e una comoda seduta sul balcone completano la dotazione di arredo della stanza. Il calore classico del parquet di rovere e il suo andamento a spina di pesce con le bordature perimetrali riporta immediatamente alla tipologia delle residenze aristocratiche milanesi.
“Il valore del progetto – ha spiegato a Pambianco Design Jacopo della Fontana – è quello che ciascuno di noi, come ospiti della camera, potrà ricordare del proprio soggiorno e portarsi via come una cartolina, pensando a Milano e alla suite che lo ha accolto. Questo è un valore fatto di emozioni, di memoria, di sensazioni e di benessere.”