Attraverso l’acquisto dei diritti d’immagine il gruppo calzaturiero Tod’s finanzierà il progetto di restauro conservativo delle facciate esterne e del cortile d’onore di Palazzo Marino, sede del Municipio di Milano. L’operazione, per un ammontare di circa 2,5 milioni di euro è stata resa possibile grazie a Jesurum-Leoni Comunicazione di US-The Future is Now, sponsor tecnico che si è aggiudicato il bando promosso dal Comune per la ricerca del partner privato disposto a curare e sostenere gli interventi.
L’agenzia si avvale di un team tecnico di progettazione e realizzazione dei lavori coordinato da Dontstop Architettura e comprende lo studio specializzato in restauri di edifici di pregio Andrea Borri Architetti, il l’architetto e restauratore Paolo Pecorelli, l’impresa aggiudicataria dei lavori Estia, e Progetto CMR, società specializzata nella progettazione integrata, per le funzioni di responsabile dei lavori e del coordinatore della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione. “Siamo orgogliosi di partecipare al restauro delle facciate di Palazzo Marino – ha dichiarato Massimo Roj, CEO e founder di Progetto CMR – con ben due società del nostro Gruppo: Dontstop Architettura che coordinerà il lavoro di tutto il team di professionisti e Progetto CMR che si occuperà della gestione del cantiere e della sicurezza. Un progetto estremamente interessante dal punto di vista professionale che si arricchisce dell’importanza simbolica dettata dalla manutenzione di quella che è la casa dei milanesi”.
Il restauro previsto riguarda tutte le facciate del Palazzo, quelle esterne su Piazza della Scala, piazza San Fedele, via Case Rotte e via Marino per una superficie di oltre cinquemila metri quadrati, e quelle interne sul Cortile d’Onore, con gli elementi originali risalenti al XVI secolo del portico e del loggiato, per più di duemila metri quadrati. I lavori avranno una durata complessiva di sedici mesi mentre si prevede il completamento del restauro della facciata su Piazza della Scala entro la fine di agosto di quest’anno. Da aprile a settembre 2025, quando saranno ultimati i lavori, saranno restaurate anche le facciate interne.
Inoltre il racconto del restauro si rivolgerà a pubblici differenti: per gli addetti ai lavori, oltre a una pubblicazione finale di carattere scientifico, sono previsti seminari e report dedicati; per la cittadinanza sono invece programmate iniziative quali le giornate di “Cantieri Aperti” e un intervento grafico sulla “cesata” – a cura di Michele Brunello con l’illustratore Andrea Angeli e Alice Piciocchi con Mario Cicellyn Comneno, e arricchita da un’esperienza in realtà aumentata curata da Ultra – per raccontare la storia del palazzo attraverso sei secoli e quattordici personaggi.
Da Galeazzo Alessi, architetto del palazzo alla famigerata Marianna De Leyva, nobildonna di origini spagnole (nata proprio nell’edificio a fine ‘500) la cui biografia ispirò il personaggio manzoniano della Monaca di Monza. Dal “monatto”, addetto alla rimozione dei cadaveri durante la peste del ‘600 a Don Carlo Omodeo proprietario del palazzo a cavallo del ’700. Dall’architetto della Scala Giuseppe Piermarini, intervenuto anche a Palazzo Marino al lampionaio che nell’Ottocento curava l’illuminazione dell’edificio e della piazza; dalle nobildonne Cristina Trivulzio di Belgiojoso e Clara Maffei che hanno animato la vita culturale della città durante il Risorgimento a Giuseppe Mazzini e Alessandro Manzoni. Il XIX secolo si chiude con l’architetto Luca Beltrami, artefice del completamento della facciata su Piazza della Scala, per giungere al ‘900 con il sindaco Antonio Greppi e il maestro Toscanini, fino a un tedoforo contemporaneo che preannuncia l’appuntamento olimpico del 2026.