Ha debuttato Maison&Objet Paris 2024. Fino al 22 gennaio porterà in scena le novità del design e dell’home décor presso l’Exhibition Center di Villepinte a Parigi. L’edizione di quest’anno segna il trentesimo anniversario della fiera internazionale, punto di riferimento del settore.
Il tema di quest’anno, Tech Eden, ha l’ambizione di portare i visitatori in un viaggio verso un futuro re-immaginato, dove tecnologia e natura coesistono in armonia. Sfidando l’apparente ossimoro del titolo, questa tematica verrà esplorata e declinata dagli espositori presenti negli spazi fieristici, negli showroom della città e nel marketplace M.O.M (Maison&Objet and More), una piattaforma lanciata nel 2016 e che offre agli insiders notevoli opportunità di scambio e networking durante tutto l’anno. All’interno della fiera Tech Eden sarà sviluppato nelle tre aree tematiche care a Maison&Objet: architettura d’interni, retail e hospitality.
In continuità con il tema dello scorso anno “Enjoy!”, Tech Eden vuole trasmettere un ottimismo onirico attraverso forma e colore, concentrandosi questa volta su una “biofilia futuristica”, un nuovo mondo fatto di benessere. Mélanie Leroy, amministratore delegato di Maison&Objet, ha dichiarato: “La nostra manifestazione è più attenta che mai ai nostri clienti e alle loro esigenze. Cerchiamo sempre di focalizzarci su tematiche sfidanti, sia guardando all’oggi che al futuro, mettendo insieme creatività, innovazione ed eco-responsabilità. La nostra ambizione è mettere a fuoco tutte le opportunità e potenzialità per l’home décor, per l’interior design e per il lifestyle e di conseguenza favorirne lo sviluppo”.
“Tutto ciò – conclude Leroy – si riflette nella qualità del programma degli eventi: al progetto speciale Outonomy realizzato dal Designer of the Year, Mathieu Lehanneur, da sempre attento alla sostenibilità, allo sviluppo di uno spazio intitolato “What’s New?” dove si propongono soluzioni concrete alle più recenti sfide in ambito retail, fino all’Hospitality Lab, che rappresenta un punto di vista unico sul tema dell’ibridazione degli spazi dell’ospitalità”.