Nel calendario autunnale delle aste, prima degli appuntamenti con i capolavori dell’arte storicizzata e del contemporaneo, trova spazio il Design. A Milano Sotheby’s Italia ha battuto, in questi giorni, la seconda edizione di Design Edit che tuttavia non ha replicato il successo dell’edizione inaugurale dello scorso anno. Si era tenuta nel giugno e aveva registrato un totale di un milione di euro.
L’asta 2023, che si è svolta online dal 20 al 27 settembre, presentava un catalogo con 132 lotti per una stima complessiva compresa tra 1 e 1,4 milioni di euro. Ma a chiusura delle offerte sono stati raccolti 830.961 euro, ammontare comprensivo del buyer’s premium.
L’andamento più selettivo e riflessivo da parte degli acquirenti non ha premiato il catalogo che presentava, per la maggior parte dei lotti, stime pre-vendita forse troppo ottimistiche per l’attuale situazione economica. Per gli esperti della casa d’asta i risultati dell’asta confermano lo spostamento del gusto verso il design contemporaneo.
Se alcuni lotti favoriti hanno tradito le attese e non hanno trovato un compratore, a rubare la scena è stato il prezzo di Nobody’s Double Bed di Gaetano Pesce che, dopo essere stato conteso da quattro offerenti, è stato venduto a un prezzo 14 volte superiore la stima massima: 114.300 euro (stima 6.000 – 8.000 euro), un nuovo record d’asta per un’opera in resina dell’artista.
Continua l’interesse per i pezzi più antichi e particolari dei maestri del design italiano della metà del secolo e tra questi i nomi più ricorrenti in catalogo sono quelli di Gio Ponti presente con ben 16 lotti tra mobili e ceramiche, Ettore Sottsass con 10 oggetti tra lampade e vasi e Ico Parisi con 9, dove spiccavano divani e poltrone.
Dei 16 lotti di Gio Ponti quattro non hanno trovato un compratore mentre gli altri sono stati aggiudicati a prezzi, comprensivi del buyer’s premium, che si attestano sulle stime superiori.
Un esempio, tra i mobili, il lotto 89, (scrivania e libreria a muro, circa 1953 impiallacciatura di rovere, rovere massiccio, linoleum, metallo laccato, ottone e vetro, Edizione Egidio Proserpio, Barzanò, Italia) partiva da una stima compresa tra 45 e 55mila euro è stato aggiudicato per 57.150 (prezzo comprensivo del buyer’s premium). Un altro lotto degno di attenzione da parte del pubblico è stata la Credenza,1939 di Paolo Buffa venduta ad un prezzo triplo rispetto alla stima più alta.
Tra gli invenduti alcuni top lot come i due imponenti pannelli di Fausto Melotti (stima: 120.000 – 150.000 euro), un’incisione su lastre di alluminio colorate del 1973 di NP2 – Nerone Ceccarelli e Giancarlo Patuzzi (stima: 26.000 – 30.000 euro) e un sofà rosso di Ico Parisi (stima: 18.000-24.000 euro).
Confermato invece l’apprezzamento da parte del mercato per il vetro di Murano, sia per le luci che per le arti decorative. Per quanto riguarda i partecipanti, le offerte sono arrivate da 26 Paesi, mentre gli acquirenti da 18. Circa un quarto è stato in arrivo dall’Italia, anche se ci sono stati compratori provenienti da Messico, Argentina, Taiwan, Cina e Stati Uniti.