La carta da parati torna ad essere la protagonista delle case perché, secondo la recente lettura del mondo dei designer, offre alle persone la possibilità di aggiungere un racconto agli spazi. Molto più di una semplice vernice o di un colore, che rallegra le pareti, ma dà meno identità agli ambienti di casa. Glamora l’azienda nata a Sassuolo nel 2010 con la missione di creare wallcovering che suscitino emozioni e contribuiscano a creare spazi ispirati nei quali le persone vivano bene, propone per il Fuorisalone a Brera una nuova collezione ispirata alle ‘Divine’ e investe tanto sui materiali: tessuto viscosa e per il fissaggio polvere di zinco. “GlamSatin nasce in risposta a un desiderio di bellezza che non segue le mode liberamente ispirato al periodo Déco, alle sofisticate e preziose atmosfere espresse nel romanzo “Il Grande Gatsby“ di Francis Scott Fitzgerald, e alle donne iconiche di quell’epoca”, spiega il CEO Alberto Casali.
Sono Greta Garbo, Bette Davis, Dolores del Rio le muse ispiratrici di una collezione che ripropone il lusso tipico della moda e delle arti decorative dei primi decenni del Novecento. La collezione propone 14 soggetti che mescolano alle attrici e alle ‘divine’, ricami e immagini di fiori, rami e foglie, spesso ritratti su piani sfalsati per dare profondità visiva e formare ‘quadri a parete’. Grigio, blush, argilla, fino all’oro, tonalità baluginanti dell’arte medio-orientale, tanto amata dalla corrente Déco. Il wallpaper ha più di ogni altro arredo la capacità di trasformare un ambente con pattern, colori e materiali, che si tratti di un corridoio cieco, una scala di servizio o di un salotto un po’ anonimo. È proprio in questo casi che la carta da parati si rivela un alleato prezioso dell’arredamento.