Un contributo fondamentale per lo sviluppo del primo forno elettrico a tunnel per la produzione di ceramica sanitaria porta la firma di Roca Group. Con questa iniziativa, il gruppo diventa primo al mondo ad avere un impianto a emissioni zero.
Spagnolo e attivo nella produzione e commercializzazione di prodotti bathware, il gruppo ha compiuto dei passi decisivi verso l’elettrificazione dei processi di produzione nello stabilimento Laufen (brand di proprietà di Roca) nella città austriaca di Gmunden. Il forno, altamente efficiente, decarbonizzato e automatizzato, fornisce una valida alternativa alla produzione convenzionale dipendente da combustibili fossili e rappresenta il punto di svolta che porterà quello di Gmunden a divenire a livello mondiale il primo impianto di produzione sanitaria a impatto zero entro il 2024.
Questo risultato è stato possibile grazie alla collaborazione con Keramischer Ofenbau, azienda tedesca che fornisce a livello globale sistemi di forni e impianti all’avanguardia per il trattamento termico di una vasta gamma di prodotti, dalla ceramica tecnica a quella sanitaria. “Abbiamo un obiettivo a lungo termine per decarbonizzare i nostri processi – ha dichiarato Alberto Magrans, CEO di Roca Group – e abbiamo lavorato duramente per trovare soluzioni che ci aiuteranno a raggiungerlo. Questa nuova partnership non solo ci aiuta nel nostro cammino verso l’impatto zero, ma è anche un chiaro passo avanti per l’industria nel suo complesso”. Il gruppo ha chiuso il 2022 con una riduzione del 39% delle emissioni dirette di CO2 rispetto al 2018, avvicinandosi agli obiettivi SBTi di carbon neutrality, da raggiungere entro il 2045.
Roca ha inoltre acquisito una quota di maggioranza in Keramischer Ofenbau Holding e sta investendo nella capacità dell’azienda di innovare a beneficio dell’intera industria ceramica. “Il gruppo – leggiamo in una nota – si impegna inoltre a sostenere l’azienda con ulteriori finanziamenti per sviluppare, implementare e commercializzare ulteriormente questa tecnologia all’avanguardia che caratterizzerà il futuro del settore. Mentre entrambe le aziende rimarranno pienamente indipendenti, questa collaborazione a lungo termine rafforzerà le capacità di innovazione di entrambe”.
Günter Halex, Presidente del Comitato Consultivo di Keramischer Ofenbau, ha commentato: “Questo forno elettrico dimostra ancora una volta, che le nostre tecnologie avanzate sono in grado di decarbonizzare anche settori ad alta intensità di CO2, come l’industria ceramica. I nostri forni a riscaldamento elettrico offrono una maggiore indipendenza dal mercato dell’energia, consentendo una produzione sostenibile ed economica già a partire da oggi e per i decenni a venire. Questo progetto di rottura dimostra che la nostra tecnologia mantiene inalterata la qualità dei prodotti ceramici, contribuendo in modo positivo alla tutela del nostro pianeta”.