A Meda, nel cuore verde della Brianza, Riva Mobili D’Arte continua a portare avanti con estro, passione e competenza la grande tradizione del mobile classico: un’eccellenza tutta italiana che trova in Francesco Riva – fondatore e CEO dell’azienda – uno degli interpreti più originali e apprezzati a livello internazionale all’interno di un segmento che rappresenta tuttora un unicum nel vasto settore dell’arredamento Made in Italy. “Siamo sempre rimasti fedeli alla nostra identità in un contesto dove tutti fanno tutto e dove ormai i prodotti tendono a diventare molto simili l’uno all’altro”, dice Francesco Riva, che alla fine degli anni Novanta subentra al papà Felice, già fondatore di M.A.RIVA, un laboratorio avviato negli anni Cinquanta per la produzione di complementi d’arredo che nel tempo si era ampliato per coniugare la produzione in serie con le forniture per il settore contract, in particolare
alberghi, nautica e importanti progetti privati e pubblici. Nel 1998 il figlio Francesco lo trasforma nella Riva Mobili D’Arte: il brand che ha fatto della riconoscibilità in termine di stile ed esclusività un autentico valore aggiunto.

“Crescere professionalmente al fianco di mio padre mi ha permesso di imparare il rispetto per il lavoro e l’amore per la creazione ma, soprattutto, la voglia di fare sempre meglio”, prosegue Riva. “Nel corso di quasi trent’anni di attività, non abbiamo mai smesso di omaggiare il meglio della tradizione italiana, fatta di alta qualità, creatività e capacità tecnico-artigianali che ci invidiano in tutto il mondo. È un patrimonio che non perderà mai appeal e, del resto, non è un caso se ancora oggi, all’estero ma non solo, i grandi palazzi, le residenze di rappresentanza, le ville di lusso e le sedi istituzionali si arredano con i mobili italiani classici”.
In un’area produttiva di 8 mila metri quadrati che impegna una quarantina di artigiani altamente specializzati, Riva Mobili d’Arte continua a consolidare successi: “Abbiamo già avviato nuovi e prestigiosi progetti chiavi in mano e altri ne stanno arrivando, in particolare per il mondo arabo, che con la Russia rappresenta uno dei nostri principali mercati di riferimento. Siamo organizzati con una rete di 15 punti vendita a livello mondiale, ma la gran parte dei nostri risultati si consolida grazie alle commesse custom made, gestite direttamente da noi in azienda. Ci chiedono di occuparci di tutto, dall’arredamento alle boiserie, dai mobili per esterni all’illuminazione, i tessuti, i tappeti, tutto personalizzato. I clienti ci danno carta bianca perché hanno colto l’originalità e l’unicità del nostro lavoro: è un mestiere per certi versi equiparabile a quello del sarto, in cui serve capacità di introspezione psicologica per comprendere i gusti del committente e abilità nel creare un’atmosfera, che sarà il vero plus dell’ambiente finito. È un tipo di lavoro che si alimenta da solo, soprattutto grazie al passaparola.

Francesco Riva segue di persona ogni step del processo creativo, dal progetto alle finiture, in stretta collaborazione con l’ufficio stile e agli artigiani che lavorano negli stabilimenti di Meda. Anche la nuova collezione Comacina – nel catalogo di Riva Mobili D’Arte ce ne sono circa 20, oltre a numerosi articoli complementari come tappeti, illuminazione, tessuti e oggetti decorativi – è nata da un’intuizione di Riva e ancora una volta è un omaggio all’eleganza senza tempo del Lago di Como, non distante dal quartier generale dell’azienda. “Quando mi guardo intorno, il territorio mi parla ogni giorno della bellezza di questo nostro straordinario Paese”, racconta il Cavalier Riva. “Per Comacina, in particolare, il processo creativo è iniziato con un sogno che poi si è trasformato in un bozzetto e infine ha preso forma. Mi sono fatto ispirare dai paesaggi dell’Isola Comacina, una striscia di terra circondata dal lago e raggiungibile in barca. Con la sua natura esuberante e i suoi colori, è un piccolo gioiello del territorio italiano”. Il risultato è una raccolta di arredi ricchi di personalità e di dettagli preziosi e caratterizzati da tinte pastello soft, dove spiccano per singolarità e capacità di stupire il sontuoso pianoforte in pregiata madreperla e un acquario che pare uscito da un romanzo di Jules Verne.