Rimadesio ha chiuso il 2020 con ordinativi che hanno superato i 57 milioni di euro. Un risultato positivo nonostante la lieve flessione del 4% rispetto al 2019, che tiene però conto di 6 settimane di fermo produttivo e della situazione globale condizionata dalla pandemia. Emergenza che non ha frenato i mercati internazionali, che rappresentano il 64% del fatturato, con Germania e Austria che si confermano i mercati europei a maggiore crescita e, fuori dall’Unione europea, Russia e Stati Uniti che registrano performance molto rilevanti. L’Italia si attesta al 36%, confermandosi ancora il primo mercato.
Il consolidamento aziendale si riflette anche nell’incremento della forza lavoro: nel corso del 2020 i dipendenti assunti sono aumentati dell’11% rispetto al 2019, con un potenziamento sia dei reparti produttivi che del personale d’ufficio. Negli ultimi due anni le risorse sono passate da 189 (nel 2018) a 230 (nel 2019) a 255 (fine 2020).
L’azienda, specializzata in sistemi per la suddivisione degli ambienti e arredamento di design, ha chiuso il mese di gennaio 2021 con un ordinato superiore a 5,2 milioni di euro: “si tratta del secondo risultato migliore di sempre a parità di periodo”, spiega l’azienda in una nota. A fare da traino, la vendita dei sistemi ad ante battenti Cover, i contenitori Self, le cabine armadio e la nuova boiserie Modulor.
Nell’ultimo triennio Rimadesio ha effettuato investimenti per oltre 6,6 milioni di euro in macchinari altamente informatizzati in grado di implementare l’automazione del ciclo produttivo. Nel 2020 è proseguito il rinnovo degli impianti di lavorazione dell’alluminio, con l’attivazione di nuove macchine a 5 assi a controllo numerico.
Ulteriori integrazioni hanno riguardato il Buffer – il nuovo magazzino automatico destinato allo stoccaggio degli arredi e alla gestione informatizzata delle consegne. Il nuovo macchinario è dotato di un impianto per la produzione di imballi ecologici just-in-time e di una linea di confezionamento completamente automatizzata, in grado di ottimizzare la logistica interna e di migliorare i tempi di consegna, che nel mese di dicembre 2020 hanno raggiunto una precisione superiore al 95%. “Metà delle commesse programmate per inizio gennaio, sono risultate pronte per la spedizione con tre settimane di anticipo”, prosegue la nota.
L’efficientamento in ottica 4.0 ha riguardato anche la filiera produttiva Rimadesio, sempre più interconnessa ai sistemi informativi aziendali, grazie a una nuova infrastruttura ICT che permette un rilevamento in tempo reale dello stato di avanzamento produttivo e delle giacenze a magazzino. Nel corso del 2020, il processo ha coinvolto oltre il 30% dei fornitori, con l’obiettivo di superare il 50% nel 2021. Con la filiera integrata, Rimadesio sta riducendo drasticamente il tasso di errore nell’esecuzione delle commesse, ottimizza l’acquisto dei materiali grazie all’esatta conoscenza dei valori di giacenza ed evita che l’operatività rallenti per mancanza di materie prime.
Un’altra prerogativa di Rimadesio è l’attenzione all’ambiente: dalla produzione di energia solare tramite pannelli fotovoltaici (5.242 i pannelli installati sulla copertura dell’impianto produttivo, per un investimento di oltre 3,8 milioni di euro, che nel solo 2020 hanno portato alla produzione di 1.400.000 kWh di energia solare), al percorso di conversione all’elettrico della flotta aziendale (per promuovere un comportamento sostenibile e incentivare la mobilità elettrica tra i propri dipendenti, Rimadesio eroga inoltre un bonus mensile a chi si rechi al lavoro con un’auto elettrica, a piedi, in bicicletta o e-bike).
L’approccio ‘green’ – dalla lavorazione di materiali 100% riciclabili come alluminio e vetro, all’utilizzo di sole vernici idrosolubili, alla totale eliminazione del polistirolo sostituito con cartone riciclato e riciclabile al 100% – è dimostrato dal valore di investimento: 10 milioni di euro dal 2006 a oggi.
Sul fronte retail, l’azienda ha raggiunto quota 55 monobrand (di cui 14 in Italia e 41 all’estero). Nel gennaio 2020 è stato inaugurato nel cuore di Londra il nuovo flagship store a gestione diretta, situato all’83-85 di Wigmore Street.
Inoltre, nello stesso anno sono stati aperti i punti vendita di Nuova Delhi (India), Oxford (UK), Bogotá (Colombia), Nicosia (Cipro), Odessa (Ucraina), Riad (Arabia Saudita) e Lucerna (Svizzera).
Nuove aperture sono previste nel 2021 in Usa, Spagna, India e Taiwan.