Il brand italiano di arredo di alta gamma, Riflessi, in questo periodo di lockdown pensa al futuro e individua nel Made in Italy e nel legame con il territorio le leve della ripartenza.
“È grazie al Made in Italy che ripartiremo – esordisce Luigi Fammiano, presidente di Riflessi – Il legame e il radicamento nel territorio saranno il punto di forza che ci permetterà di re-iniziare una volta finito il lockdown: un legame concreto, dove Made in Italy non è solo un’idea ma è realtà e vuol dire avere non solo la produzione in Italia ma anche la creatività, la progettazione e le materie prime, fino alla più piccola vite. È per questo che non appena finirà questo momento le aziende che hanno fatto del Made in Italy una realtà e che in esso hanno investito concretamente saranno pronte e operative per ripartire”.
Secondo Fammiano, il Made in Italy non ha concorrenti: “non vedo particolari ostacoli per la ripartenza: l’unico elemento che si manifesterà in modo problematico in questa seconda fase sarà la burocrazia, con le lungaggini e la disorganizzazione che spesso la accompagnano”, conclude l’imprenditore.