Ha riaperto, lo scorso 13 novembre, il Camparino in Galleria, storico locale icona dell’aperitivo milanese, fondato nel 1915 in Galleria Vittorio Emanuele II da Davide Campari. L’incarico del restyling è stato affidato a Lissoni Associati, lo studio fondato da Piero Lissoni che ha scelto Plotini per gli allestimenti.
Al piano terra lo storico Bar di Passo mantiene i dettagli d’epoca Art Nouveau, con un restauro conservativo rispettoso del Liberty originario.
Al primo piano la Sala Spiritello si affaccia sulla Galleria e presenta un arredo contemporaneo: un grande bancone in marmo nero marquinia, rivestito a specchio con vetro cannettato, una boiserie in noce canaletto e specchiature a croce, in linea con il corpo scala.
Al piano interrato la nuova Sala Gaspare Campari (foto sotto) e il giro scala in ottone brunito (ultima foto).
“In questo progetto – racconta l’architetto – abbiamo voluto essere il più possibile “silenziosi”, cercando di essere onesti e sinceri con la parte storica di questo locale. Il nostro lavoro di architetti è stato quello di dare un piccolo tocco di modernità, ma è stata un’interpretazione, come quando una partitura musicale viene suonata da qualcun altro. Per me Camparino non è solo il luogo dell’aperitivo ma il luogo dove succedono cose, dalla mattina alla sera”.