Riparte il mercato della casa con l’attenuarsi della pandemia. Salgono sia la domanda sia i prezzi, che nel corso dell’anno potranno aumentare fino al 5% a Milano e a Roma. E’ quanto ha affermato Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari, intervenuto a ReItaly, il convegno che riunisce i principali operatori del settore immobiliare in Italia. “La progressiva uscita dalla pandemia – ha detto – rafforza, in Italia e nel resto d’Europa, il mercato immobiliare, che si appresta a vivere una buona fine d’anno e un 2022 all’insegna di una forte ripresa. La domanda è tornata ai livelli di vivacità di fine 2019. Un percorso che dovrebbe rafforzarsi nel 2022, soprattutto durante il secondo semestre, e proseguire lungo tutto il 2023″.
Intanto, confortano i dati emersi dalla consueta analisi trimestrale dell’Osservatorio dell’Agenzia delle Entrate (OMI) sul periodo gennaio-marzo 2021, che registra transazioni di abitazioni in crescita del 38,6% (162.258 abitazioni, oltre 45mila in più,) sull’anno precedente. Aumentate in modo più evidente le compravendite di abitazioni di maggiori dimensioni: +41,2% per le case tra 115 e 145 mq e +48,5% per quelle oltre i 145 mq.
Cresce anche il comparto terziario-commerciale con un +51,3%: in forte crescita uffici e studi privati (+50,7%), così come depositi commerciali (+61,6%), capannoni e industrie (+43,6%), mentre negozi e laboratori salgono del 34,4%.
Il settore produttivo mette a segno un +43,6 per cento. Va sottolineato, però, che il confronto è influenzato da un primo trimestre 2020 pesantemente segnato dal lockdown legato all’emergenza sanitaria.
A fare da traino nel residenziale sono i comuni minori (+43,3%) con circa 33mila abitazioni compravendute in più rispetto al primo trimestre 2020 e quasi 19mila rispetto ai primi tre mesi 2019. Nei capoluoghi i volumi di compravendita crescono con un tasso tendenziale prossimo al +30%, mentre nelle otto maggiori città la crescita si ferma a un +24,4 per cento. Guida la classifica Genova che nel trimestre registra il valore massimo di crescita degli scambi di abitazioni (+36,7%), Roma, Torino e Napoli vedono crescere le vendite del 30%, mentre Milano (-8,9% nel trimestre di fine 2020, la peggior performance tra le otto grandi città), Bologna e Firenze, segnano tassi più moderati, rispettivamente +14,4%, +14,9%e +17,3% . A Palermo, che nel trimestre scorso aveva mostrato una sostanziale stabilità, le compravendite crescono quasi del 20%.
Pre-lockdown le ricerche di case erano circa 2,8 milioni al giorno, dopo la sospensione con l’esplodere della pandemia sono lentamente riprese a partire da maggio 2020, ha spiegato Carlo Giordano AD di Immobiliare.it nel corso del suo intervento in Borsa Italiana. “Eventi come la pandemia – ha concluso – ci fanno scoprire che anche il mercato immobiliare, lento con le sue dinamiche strutturali può cambiare rapidamente”.