Autopulenti, antiodore, antibatteriche e antivirus (sì, anche il Covid-19): le superfici attive di Iris Ceramica Group migliorano ogni ambiente. E sono in mostra al Padiglione Italia della Biennale di Venezia.
Il 2021 per Iris Ceramica Group è un anno speciale: segna l’anniversario di 60 anni di storia imprenditoriale e la partecipazione alla 17° Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia come main sponsor del Padiglione Italia, curato da Alessandro Melis. Il Gruppo emiliano, condotto da Federica Minozzi, figlia del fondatore Romano, verso il futuro affidandosi a innovazione e ricerca. A partire da Active Surfaces, innovative superfici ceramiche che coniugano salubrità e sostenibilità, da maggio a novembre anche in mostra al Padiglione Italia a Venezia.
Cyberwall, un muro creativo per scenari futuri
“How will we live together?” è la domanda che Hashim Sarkis, curatore della Biennale di Venezia di Architettura ha posto a tutti i partecipanti, che si sono interrogati su come saranno le nostre comunità in futuro e su come agirà l’architettura per salvarle dal disastro ambientale. Il Padiglione Italia ha risposto al quesito con una ricerca sulle Comunità Resilienti nel nostro Paese, a cui Iris Ceramica Group ha dato il suo sostegno non solo come main sponsor, ma anche con un’installazione disegnata dallo stesso curatore Melis. Si intitola Cyberwall ed è un muro imponente, realizzato con superfici ceramiche Active Surfaces, nel formato 300×150 cm, che diventa luogo di incontro tra industria e creatività. Sulle grandi lastre, infatti, si dispiegano i disegni e le composizioni grafiche ideate dalla mano del curatore e ispirate a un inquietante futuro fantascientifico; per realizzarle è stato utilizzato Design Your Slabs, il servizio di decorazione on-demand del Gruppo che consente di personalizzare le superfici ceramiche con qualsiasi immagine o illustrazione. Le superfici Active Surfaces si prestano a interpretare il tema della resilienza poiché si distinguono per le proprietà antibatteriche e antivirali (con un’efficacia di oltre il 99%), così come per la capacità di degradare gli agenti inquinanti e le particelle odorigene, oltre ad essere autopulenti. “L’installazione Cyberwall”, afferma Federica Minozzi, amministratore delegato di Iris Ceramica Group, “è un muro che abbatte lo smog e riduce la diffusione di virus e batteri. Assume per il Gruppo una forte valenza virtuosa: segnare la strada verso lo studio e la produzione di materiali lungimiranti per rendere gli ambienti urbani più a misura d’uomo”.
Presenti con successo da oltre 10 anni sul mercato, i materiali Active Surfaces, realizzati e sviluppati da Iris Ceramica Group, sono impiegati in progetti architettonici, urbanistici e di interior design, grazie alle loro caratteristiche tecniche ed estetiche che consentono di esprimere diversi mood progettuali.
Per quanto riguarda le dimensioni, ad esempio, Active Surfaces mette a disposizione una selezione ampia di spessori, da 6 a 12 mm, e di formati, dai più conosciuti fino alle grandi lastre (150×300 cm). Anche il tema colore è esplorato attraverso una palette cromatica ispirata alla ricchezza estetica dei sedimenti rocciosi e delle superfici lapidee più pregiate, ma anche alle suggestioni urbane e contemporanee dei cementi e delle tinte piene. Ultimo aspetto, ma non meno importante: la sostenibilità. Le superfici Active Surfaces sono al 100% riciclabili e gran parte è prodotta con oltre il 40% di materiale riciclato (in conformità con il requisito LEED). Test di laboratorio dimostrano che un mq di superficie Active impiega solo due anni per compensare le emissioni di ossidi di azoto legate alla sua produzione, diversamente dai tradizionali materiali da costruzione inerti. Inoltre, sono prodotte in stabilimenti a emissioni zero.
Funzioni attive ad ampio spettro (anche contro il Covid-19)
Sono quattro i fronti su cui le superfici Active Surfaces agiscono: eliminano la presenza di virus, quella di batteri, funghi e muffe, annullano i cattivi odori e abbattono l’inquinamento. Tali azioni sono possibili mediante un processo di fotocatalisi con biossido di titanio addizionato con argento – tecnologia coperta da ben due brevetti europei. Grazie all’azione della luce naturale o artificiale (anche led) e dell’umidità naturalmente presente nell’aria, le superfici Active sono in grado di svolgere queste quattro azioni essenziali. Inoltre sono facili da pulire e non necessitano di una manutenzione specifica anche se impiegate all’esterno (come ad esempio nelle facciate degli edifici). Le loro peculiarità rimangono invariate nel tempo. È interessante, a questo punto, soffermarsi sulle proprietà antivirali di Active Surfaces, aspetto di grande attualità. Le superfici ceramiche ad elevate prestazioni tecniche e dall’autentica bellezza di Iris Ceramica Group sono state oggetto di un importante studio da parte del Dipartimento di Scienze Biomediche, Chirurgiche e Odontoiatriche e del Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute dell’Università degli Studi di Milano per verificarne le proprietà antivirali contro il Coronavirus SARS-CoV-2. La ricerca è stata portata avanti dal Dipartimento di Ricerca e Sviluppo Active di Iris Ceramica Group in collaborazione con l’autorevole comitato tecnico-scientifico dei due dipartimenti dell’Università di Milano. I dati ottenuti hanno messo in evidenza risultati straordinari relativi alla capacità di Active Surfaces di eliminare al 94% il SARS-CoV-2, responsabile del Covid-19, in seguito a sole 4 ore di esposizione a luce UV, ovvero a luce naturale e anche a lampadine tradizionali.
di Antonella Galli