Umanizzare, innovare e accogliere, il Misericordia Cancer Hospital (Mi.Ca.Ho.) di Trani incarna i valori cardine di Progetto Cmr, lo studio di architettura fondato dal progettista Massimo Roj. Il nuovo centro oncologico affacciato sul Mediterraneo ripensa il concetto di esperienza e struttura sanitaria mettendo l’uomo al centro del progetto, per garantire il massimo comfort fisico e psicologico al paziente. Specializzato nella diagnosi e nella cura di ogni tipologia di neoplasia, il Mi.Ca.Ho. è, infatti, uno smart hospital che utilizza gli strumenti digitali in ogni fase di accoglienza degli ospiti.
Sviluppandosi intorno a una visione olistica del processo di guarigione, la struttura ospedaliera si trova su un podio verde, il quale, oltre a garantire pratiche aree di parcheggio, dona sollievo visivo e psicologico a chi accede all’edificio. “Il progetto del nuovo ospedale oncologico di Trani – osserva, infatti, Roj – dall’esterno agli spazi interni, è pensato per creare un ambiente umano, sostenibile e sereno, nel quale tutti, dai pazienti ai familiari e al personale medico, possano sentirsi accolti e protetti. Un luogo d’eccellenza per la cura e la salute altamente innovativo, sia dal punto di vista della concezione degli spazi, che delle dotazioni tecnologiche per la diagnostica e la cura d’avanguardia”.
In un’ottica di salute a 360 gradi, lo studio ha pensato di inserire nel progetto altri quattro giardini terapeutici, che offrono la possibilità ai pazienti di svolgere parte della terapia chemioterapica e antalgica all’aria aperta. Uno tra questi è dedicato esclusivamente ai bambini e ai rispettivi genitori, i quali, al quarto piano dell’ospedale, hanno accesso alla foresteria, dove possono alloggiare per tutto il periodo di cura. Un’ospedale costruito intorno alle persone quello di Progetto Cmr, “una mission straordinaria – come dichiara il Dott. Bernardo Ilgrande, Amministratore Unico di Ohpa – Operative Holding Procurement & Asset – ed una visione integrata, per la mia regione, per l’Italia ed il bacino del Mediterraneo, che finalmente prenderà forma e sostanza”.