Progetto CMR conquista quest’anno il primo posto della classica “The Top 15 Italian Architecture Groups” di Guamari, società di ricerca e promozione a servizio dell’industria. La società ha avuto un’importante variazione in positivo con un fatturato 2022 di oltre 40 milioni di euro. Marco Casamonti/Archea, primo in classifica lo scorso anno, è sceso in quarta posizione, con una variazione del giro d’affari dello 0,2% rispetto al 2022. Entrano in classifica grazie a un importante balzo nel fatturato Ideàs e Newark Engineering, rispettivamente al nono e tredicesimo posto, con 16,2 milioni di euro (+211%) e 10,6 milioni (+104%).
Si riconferma al secondo posto RPWB (Renzo Piano Building Workshop. Terzo è Lombardini22 (che opera come un unico studio, anche se organizzato in 15 divisioni specializzate), quarto (ma primo lo scorso anno) l’aggregato degli studi Marco Casamonti & Partners e Archea Associati. ATI Project, con la sua filiale danese, arriva quinta. Altri architetti molto conosciuti dirigono gruppi con fatturati notevoli: Antonio Citterio e Patricia Viel (6°), Piero Lissoni (8°) e Mario Cucinella (12°). Particolarmente notevoli sono le performance degli studi di architettura che fondono la creatività con spiccate competenze ingegneristiche; i loro marchi sono: Starching (10°), General Planning (parte del Gruppo DBA, 14°) e Hydea (15°).
Lo studio inoltre evidenzia che i 200 top studi di architettura italiani sommano un fatturato complessivo al 2022 di 771,9 milioni (più 26,2% per le 198 aziende che dispongono di dati per entrambi gli anni) con una quota all’estero del 13,9%. Queste aziende (195 che hanno pubblicato sia i numeri 2022 che quelli 2021) mostrano una redditività in aumento con un ebitda in crescita del 46,9% e un utile netto del 43,9%, mentre da un punto di vista finanziario. Dal punto di vista dello scorso anno si conferma una situazione di liquidità netta, migliorata del 28,3 per cento e in aumento patrimonio netto del 26,2%.
Per quanto riguarda la distribuzione regionale l’Italia si conferma un paese molto diffuso senza il predominio di un’unica grande area metropolitana come altri paesi europei. Il 47,9 per cento del fatturato 2022 dei 200 maggiori studi di architettura si concentra a Milano, capitale anche del design, e occasionalmente a Brescia, seconda città della Lombardia (che pesa il 47,9%) seguita dalla Toscana (Firenze e Pisa) con il 15,8%, il Lazio (soprattutto Roma) con il 9,2%, l’Emilia-Romagna (Bologna e Modena) con il 7,9%, il Piemonte (Torino) con il 4,6%. Se nell’ultima edizione del report erano rappresentate solo 14 regioni, quest’anno diventano 16 con la presenza di Sardegna e Sicilia, rispettivamente con una e due imprese, che porta la quota del Sud (aggiungendo Campania e Puglia) a 2,9% (era il 2% nel 2021).
Per quanto riguarda la The Top 20 Purely Design Firms, al primo posto troviamo Lissoni Associati seguito da Design Group Italia e Patricia Urquiola. Il report specifica che gli studi di design industriale, anche se meno numerosi rispetto a quelli di architettura, sono stati oggetto di uno studio separato. Soprattutto considerando che questi campioni internazionali sono estremamente significativi per il successo del “made in Italy” a diversi livelli, dagli interni di edifici di varie dimensioni per non parlare di quello che è diventato un business estremamente significativo, l’interior design di yacht.
Un elenco dei venti più grandi studi di design mostra quali sono principalmente coinvolti in uno o un’altra delle cinque grandi specializzazioni: ovvero progettazione di yacht, interni, brands, soluzioni di illuminazione (e arredi), stage sets. Confrontando il 2021 con il 2022 l’incremento più significativo del fatturato (134,7%) è ottenuto da Design International, seguita da Lissoni Associati (95%), attiva nel settore interior. Seguono Hydro Tec e Luca Dini Design (rispettivamente +51,8% e +48,9%), entrambi attivi nel settore dello yachting design. Vanno segnalate, seppure non in crescita o addirittura in diminuzione per dimensioni), la più grande azienda di design industriale, Design Group Italia, e l’unica azienda specializzata nell’illuminazione, Metis Lighting. Nello stage design si è distinta Giò Forma Studio Associato, così come nel brand design Hangar Design Group.