Gestione sostenibile della catena di fornitura, riduzione dell’impatto ambientale, attenzione al benessere dei dipendenti, ma anche valorizzazione del patrimonio artistico e culturale e attenzione alla ‘eco-sostenibilità’ dei filati. Questi i pilastri del Bilancio di Sostenibilità presentato da Rubelli relativo all’esercizio 2021 e realizzato con il supporto di Deloitte. Rispetto al primo punto, relativo alla supply chain, Rubelli, collaborando con partner e fornitori locali, “minimizza sprechi di risorse economiche e ambientali nell’intero processo produttivo.” Inoltre, a partire dal 2019, l’azienda ha richiesto a tutti i propri fornitori di arredi di rendere le produzioni idonee alla certificazione Tsca-Carb, uno standard introdotto dall’Epa statunitense, sviluppato per regolare le emissioni di formaldeide potenzialmente dannose sia per l’ambiente che per la salute dell’essere umano.
L’attenzione verso una riduzione del proprio impatto ambientale è centrale anche rispetto ai consumi energetici e alle conseguenti emissioni, obiettivo che ha portato Rubelli nel corso del 2021 a perseguire diverse iniziative. Ad esempio, il rinnovo della sede produttiva di Cucciago, in provincia di Como, attraverso l’uso di lampade con tecnologia a led, l’utilizzo di pannelli solari per riscaldare l’acqua dell’intero stabilimento, l’installazione di inverter sulle macchine di lavorazione per ridurre i consumi energetici, l’avvio di uno studio di fattibilità per l’installazione di pannelli solari entro il 2023 e la progettazione di nuove azioni per la riduzione, il riutilizzo e il riciclo dei rifiuti.
Anche rispetto alla qualità della vita sul luogo di lavoro, Rubelli ha scelto di mettere al centro le esigenze dei propri dipendenti in termini di bilanciamento vita/lavoro, assicurando orari flessibili a seconda delle necessità. da sempre, poi, Rubelli promuove progetti di valorizzazione del patrimonio artistico e culturale in Italia e all’estero. Nel corso del 2021 l’azienda si è attivata per coinvolgere le comunità̀ locali con una serie di iniziative, prima fra queste ‘Back to life‘, progetto che ha coinvolto una casa-famiglia di Venezia nella realizzazione di borse fatte a mano. Diversi, infine, i progetti di recupero a partire dagli scarti di lavorazione, come i tessuti Textum, Nexus, Textum Gold e Nexus Gold in cui una delle trame è realizzata con gli scarti della tessitura Rubelli.