Un teatro su Milano. Porro apre oggi il suo nuovo showroom di via Visconti di Modrone, di cui era stata svelata un’anteprima durante l’ultima Design Week. Lo spazio con sei grandi vetrine, concepito dall’art director Piero Lissoni, si configura come una scenografia fluida, definita da elementi d’arredo molto puliti e puntellata da prodotti in edizione limitata come Linea, riedizione di mobili firmati nel 2015 da Alessandro Mendini, opere d’arte provenienti da collezioni private come alcuni rari esemplari firmati da Ettore Sottsass, costumi di scena, cappelli sartoriali, libri d’arte. Anche il movimento suggerito dall’ambiente è fluido e confluisce nell’universo dei sistemi di storage, elemento cardine dell’azienda. Al piano di sopra, un ballatoio ricongiunge lo spazio con l’estetica storica della città.
“Questo di Porro non è un negozio, ma una via di mezzo tra una galleria e una scena teatrale. Un luogo che oggi è così, ma in futuro potrà modificare la sua configurazione o allestimento”, dice l’architetto. Per Porro, che dopo quasi 20 anni ha cambiato casa, questa inaugurazione rappresenta un tassello importante di “un anno congiunturale difficile, ma in tenuta, anche se inferiore alle previsioni e con la Cina ancora molto calma. Nonostante ciò, rileviamo interesse e investimenti sul nostro marchio grazie anche a un network radicato”, afferma Maria Porro, direttrice marketing e comunicazione del marchio di famiglia. Un 2023 in cui però non è mancata una strategia di crescita e di ampliamento della visibilità che sta portando a numerose inaugurazioni in giro per il mondo.
“In Cina abbiamo aperto diversi monomarca, gli ultimi due a Shenzen e Pechino, prossimamente a Ningbo – precisa la manager – e continuiamo a investire sul Paese e su tutta l’area asiatica, che sta andando bene. Abbiamo in programma un opening a Seoul, sempre in partnership con dealer locali, poi in India a Mumbai, Calcutta e Bangalore. E Kuala Lumpur, Tripoli, Praga. Sicuramente il progetto di Milano ispira la pulizia formale che si troverà anche altrove, come in Corea: una presenza rarefatta degli arredi, una ricerca dell’essenzialità, qualche pezzo d’arte. In generale, la nostra strategia di aperture di monomarca sta continuando e dà i suoi frutti”.
A dispetto dell’instabilità internazionale, gli Stati Uniti e il Canada sono due mercati in forte sviluppo. “Tra gli obiettivi c’è anche una penetrazione strutturale in Medio Oriente e in particolare Arabia Saudita, ma stiamo ancora cercando l’interlocutore più adatto”. Per Porro anche l’Italia sta tenendo bene e, tornando sul territorio nazionale, in vista del prossimo aprile e del Salone del mobile, il marchio sta lavorando a un arricchimento del portfolio di collaborazioni, con l’arruolamento di nuove firme. “Dovremmo annunciare tre nomi, tra consolidati e giovani”, precisa Porro. Intanto prosegue la collaborazione già solida con GamFratesi, di cui in showroom sono esposti alcuni oggetti, insieme, tra gli altri, a mobili disegnati dallo stesso Piero Lissoni e dal duo Front. “Non sapevamo come ci saremmo sentiti in questa nuova casa. La cosa bellissima è che stiamo molto bene”.
di Vittoria Giusti