Firmato dallo studio di architettura milanese Piuarch, che ha lavorato in stretta sinergia con il paesaggista Antonio Perazzi, Bim, un importante progetto di rigenerazione degli immobili Pirelli 10 e Innovazione 3 promossa da Aermont Capitale Kervis Sgr. Due iconici edifici milanesi saranno trasformati in un nuovo workplace all’avanguardia esteso su oltre 50.000 metri quadri, che accoglierà una community di 5.000 persone. Bim comprende 43.300 mila metri quadrati a destinazione direzionale, 3.400 metri quadrati di spazi retail, 800 metri quadrati di Pavilion multifunzionale e 6.000 di spazi verdi e giardino. Gli uffici, disposti su 8 piani e dotati di ampie terrazze verdi, rispondono ai più alti standard in termini di tecnologia, vivibilità, efficienza e sostenibilità.
I lavori verranno realizzati in una logica di retrofitting, scegliendo di rigenerare anziché costruire ex novo, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale sull’intero corso del progetto. Ambienti luminosi e flessibili si affacciano sulla piazza al centro dell’edificio, che sarà animata da nuovi servizi collettivi – negozi, bar, ristoranti, co-working – a disposizione dei tenant e dei cittadini. Qui sorgerà anche il Pavilion, un avveniristico spazio polifunzionale dal design distintivo e mutevole, collettore di idee, progetti e iniziative speciali. Filo conduttore è il verde, che ridisegna gli spazi comuni e dialoga con l’architettura invitando ad attraversarla, esplorarla, viverla.
“La corte interna, pensata come un grande vuoto, diventa ora centrale nel progetto architettonico e nel disegno del paesaggio verde”, afferma Gino Garbellini, architetto co-fondatore di Piuarch insieme a Francesco Fresa, Germán Fuenmayor e Monica Tricario, tutti e quattro già allievi di Vittorio Gregotti all’epoca della costruzione di Bicocca. Cuore pulsante di Bim è la piazza, nella sua più classica accezione urbana e sociale. Piuarch parte dalla valorizzazione del complesso di Gregotti, esaltandone le qualità costruttive e compiendo al tempo stesso un’operazione di alleggerimento e sottrazione, con l’obiettivo di renderlo permeabile e aperto al quartiere e alla città. Il piano terra diventa trasparente, grazie alle ampie vetrate che ne percorrono l’intera superficie. La sensazione è di osservare un enorme volume sospeso, che si può attraversare con lo sguardo, ammirando la piazza che fiorisce rigogliosa al suo interno. Quattro lobby d’ingresso, affacciate sulle due vie principali, fanno da traît-d’union tra il tessuto urbano e la piazza centrale.
Al centro della piazza sorge il nuovo Pavilion progettato da Piuarch, che mette in relazione luoghi di lavoro e socialità, paesaggio e architettura, sviluppando un palinsesto di iniziative ed eventi che attiveranno il distretto Bicocca, l’università e i cittadini. “Abbiamo voluto dare un’identità contemporanea all’edificio di Gregotti adattandolo ai nuovi modi di concepire e vivere gli ambienti del lavoro, secondo un nuovo concetto di socialità urbana in cui la piazza centrale diventa simbolo di apertura, interazione e contaminazione tra pubblico e privato”, sottolinea Garbellini. “Il progetto paesaggistico per Bim non è solo il completamento architettonico dell’ampio complesso gregottiano della Bicocca, ma vuole sancire una diversa relazione con un quartiere in fermento e un territorio da riscoprire” aggiunge Perazzi che ha progettato i 6mila metri quadri di giardino di Bim, con 3.700 piante di circa 40 specie differenti. “Siamo partiti da un ossimoro: rendere la corte interna un parco aperto, sempre a disposizione di tutti”.
Il building sarà dotato di sistemi di recupero e riciclo dell’acqua piovana che consentiranno un abbattimento nell’uso di acqua potabile di circa il 60%, oltre a 2.200 metri quadrati di pannelli solari in copertura per un totale di 584 pannelli fotovoltaici in grado di generare fino a 328.000 kWh/anno di potenza contribuendo in modo significativo al fabbisogno energetico dell’edificio. I sistemi di riscaldamento e raffrescamento saranno alimentati dall’energia geotermica e solare due risorse rinnovabili. Un accurato studio della luce naturale permetterà di ottenere ulteriori benefici a livello energetico, riducendo i consumi di elettricità grazie a sensori che regolano la luce artificiale in base alla luminosità degli ambienti nei diversi momenti della giornata.