Prima realtà industriale indipendente del settore furniture di alta gamma, Molteni Group arriva da un biennio di risultato molto interessanti e vede per il prossimo futuro delle prospettive di ulteriore crescita, come ha raccontato Marco Piscitelli, CEO di Molteni&C e Managing Director di Molteni Group, durante il 9° Pambianco-Interni Design Summit dal titolo ‘Il new normal dell’arredo italiano. Opportunità e opzioni strategiche per proseguire il percorso di sviluppo’. “Il 2022 è stato un anno davvero ottimo – ha spiegato -, chiuso a 465 milioni di euro di fatturato, tutto realizzato grazie a crescita organica e non attraverso acquisizioni o altre operazioni. Siamo cresciuti di 100 milioni anno su anno con +26% omogeneo in tutte le aziende del gruppo ed anche con un Ebidta vicino al 10% che è salito anch’esso circa del 25% dal 2021 al 2022. Tutto questo all’interno di una filiera del legno arredo che ha performato globalmente bene, passando da 50 miliardi di euro del 2021 ai 56 miliardi di giro d’affari del 2022. Certo dopo i numeri di un biennio euforico, per noi e non solo, questo inizio del 2023 sta segnando un rallentamento, ma credo che sia un momento fisiologico”.
PAMBIANCO: Per il prossimo futuro allora come intendete agire?
PISCITELLI: “Vorrei spiegarlo utilizzando una metafora sportiva e ‘ciclistica’. I due anni da cui arriviamo infatti, sono stati percorsi dall’aziende del settore insieme, ‘in gruppo’ e ‘in pianura’: e quando si viaggia così, come fanno proprio i ciclisti in gara, la fatica si sente di meno. Poi però arrivano le salite, i momenti più duri, come pare possa essere quest’anno: è a quel punto che vengono fuori le capacità e le eccellenze. Ed emerge soprattutto chi ha fatto la ‘preparazione’ giusta per farsi trovare pronto quando il percorso inizia a complicarsi. Secondo me chi ha seminato bene in questi ultimi anni di ‘vacche grasse’, investendo su tutti i fattori della crescita, anche ‘in salita’ continuerà a performare bene. Per quanto riguarda il Gruppo Molteni, proprio per questo sono fiducioso che finiremo questo 2023 comunque con un dato positivo: ho un contenuto ottimismo. Anche perché da dieci anni sono in questo gruppo fondato nel lontano 1934 ed essere un manager in una realtà così unica e insieme famigliare è un’esperienza davvero speciale. Condividere visione e obiettivi è un percorso virtuoso e arricchente dal punto di vista umano. E sono convinto che la fase di manageralizzazione di cui si sta parlando molto e si è parlato anche qui oggi sia cruciale per il nostro settore, per vincere le grandi sfide che porterà il futuro”.
PAMBIANCO: Cosa prevede allora il piano strategico del Gruppo Molteni?
PISCITELLI: “Parlando dei prossimi cinque anni, abbiamo individuato dei driver di crescita per il business plan aziendale che partono da un forte focus sullo sviluppo internazionale. Tra i quattro punti chiave del piano strategico che abbiamo predisposto infatti, ci sono innanzitutto la volontà di rafforzare l’iconicità dei nostri brand e delle nostre aziende a livello internazionale e quindi di aumentare la desiderabilità dei nostri prodotti. Ecco perché già in questo 2023 avremo l’apertura di ben 26 flagship store, tra Cina e Stati Uniti, con i quali arriveremo a un totale di 100. Si tratta di una mossa strategica per noi cruciale perché ci permette di essere presenti direttamente sui mercati che ci interessano per farci conoscere di più e meglio. In Cina avevamo già 15 store ma essere presenti sempre di più in mercati così lontani e dalle logiche commerciali così differenti è fondamentale. Anche perché questi flagship riescono a essere pure hub perfetti per organizzare al meglio il lavoro con i progettisti”.
PAMBIANCO: Guardate più al segmento retail o al contract?
PISCITELLI: “Molteni Group resta infatti una realtà che guarda a due canali in contemporanea: è questa una delle pietre miliari del nostro sviluppo passato e sarà anche uno dei driver dello sviluppo futuro. Oggi per noi il 50% del business viene dal mondo retail e l’altra metà da quello contract, anche se all’interno delle diverse aree di prodotto poi le percentuali sono diverse tra loro. Il gruppo infatti comprende tre brand: Molteni&C si occupa della parte legata agli arredi e alle cucine, mentre UniFor e Citterio si occupano del mondo ufficio. È una suddivisione che è un vantaggio perché ci aiuta a creare un effetto compensazione: quando una delle due decresce l’altra opera per alzare il livello. Non basta però solo diversificare ma bisogna anche saperlo fare nel modo giusto. Oggi sicuramente per noi è la parte contract quella che sta crescendo meglio, ma stiamo facendo ottime performance anche nel settore hospitality e in quello navale. Quest’ultimo è sicuramente un mondo molto particolare, ma che è oggi in grandissima espansione. Non solo per il varo di tante nuove navi da crociera ‘classiche’ ma anche per l’arrivo di nuovi prodotti crocieristici più di lusso, con meno passeggeri, creati per far vivere esperienze più tailor made. Infine non dimentichiamo mai di guardare anche alla sostenibilità: investiamo da tempo per incentivare l’uso di materiali riciclati e per utilizzare il più possibile le energie rinnovabili”.