Ha preso il via al Museo Bagatti Valsecchi la mostra dal titolo “Pier Fausto Bagatti Valsecchi e l’architettura di paesaggio”. L’exhibition, visitabile fino al 25 febbraio del prossimo anno, è dedicata all’architetto Pier Fausto Bagatti Valsecchi, recentemente scomparso, e al suo eccezionale archivio dedicato al mondo dell’architettura di paesaggio e ai giardini.
Figura indissolubilmente legata alla nascita della Fondazione Bagatti Valsecchi – istituita nel 1975 da un profondo desiderio condiviso con il padre Pasino e le sorelle Cristina, Anna Maria e Fausta – Pier Fausto è stato protagonista delle vicende culturali del secondo dopoguerra milanese. Partecipò con vivo interesse alle iniziative artistiche di grande respiro promosse nella capitale meneghina: oltre che Presidente della Commissione giardini storici del Ministero dei Beni Culturali, figura tra i primi membri del consiglio del FAI, nonché tra i fondatori di Italia Nostra, associazione creata per tutelare il patrimonio storico, artistico e naturale della nazione.
All’interno della storica dimora di famiglia di via Gesù 5 (oggi in pieno Quadrilatero della moda) il guardaroba della Camera Verde si trasforma in un archivio aperto. Un luogo della memoria che conserva testimonianze che si presentano come materiale di studio con cui il visitatore è chiamato a interagire. Una selezione di sessanta volumi – della vasta collezione di quasi un migliaio di libri dedicati al giardino, al paesaggio e al mondo botanico raccolti dall’architetto nel corso di una vita – diventa una biblioteca aperta al pubblico. Sulla parete centrale le diapositive dei suoi viaggi si alternano e mettono in luce la metodicità di approfondimento e l’indagine sulle diverse tipologie di verde. Una selezione di 80 diapositive tratte dal suo archivio personale che immortalano giardini giapponesi, olandesi, inglesi nonché le aree verde di alcune ville italiane, oggi di proprietà del FAI, tra cui villa Balbianello, il Parco di Masino e la villa di Casalzuigno di cui è testimoniato il restauro curato dall’architetto stesso.