A Maison&Objet ha fatto breccia il mix’n’match. I nuovi spazi con focus tematici hanno accolto alcune tra le più interessanti tendenze internazionali. La fiera si conferma trasversale e selettiva Concept unico, con un’offerta trasversale, internazionale e molto selettiva
La formula di Maison&Objet si ripensa, nell’organizzazione degli spazi, e continua a proporre novità destinate a un pubblico Worldwide. L’edizione che si è tenuta dal 18 al 22 gennaio scorsi, ha visto la presenza di 84.236 visitatori provenienti da 160 Paesi del mondo, 2.910 marchi, per il 62% di provenienza internazionale e ben 603 al loro esordio in fiera.
CHE C’È DI NUOVO?
I nuovi spazi “What’s new?” sulle tendenze hanno accolto più di 500 marchi e quasi 1.500 nuovi prodotti da tutto il mondo, portati alla luce da noti trend setter del settore: Elizabeth Leriche, François Bernard e François Delclaux, scelti direttamente da Philippe Brocart, direttore generale della manifestazione. Per incentivare fusion e mix’n’match, da questa edizione, Maison&Object ha allestito una serie di focus tematici e ispirazionali con le novità principali della stagione. Con “Craft” ci si è concentrati sulla decorazione per la casa, con il meglio delle piccole serie, pezzi rari o unici nati dalla produzione artigianale; in “Unique & Eclectic “sono stati raccolti i pezzi d’arredo nati al crocevia delle culture di tutto il mondo. “Today”, invece, ha mappato il lifestyle contemporaneo con i progetti dei designer affermati ed emergenti, mentre nello spazio “Forever” hanno esposto i brand del lusso e dell’eleganza. Come prevedibile, l’area “Decor” l’ha fatta da padrona; Elizabeth Leriche ha deciso di raccontare, attraverso gli oggetti, tre storie. Il “Brutalismo minimalista”, che si riferisce al minimalismo quasi monastico, offrendo variazioni su pezzi essenziali, materie prime e linee pulite; il “Luxury Graphic”, ispirato alle arti decorative degli anni ‘30 e ‘70, con pezzi lussuosi e materiali nobili come marmo, ottone e velluto; e il mood “Ethnic Arty”, che celebra la fusione di culture, l’unione del savoir faire tradizionale rivisitato dai designer contemporanei. Temi diversi e, a volte, opposti, che testimoniano la nostra contemporaneità; una società piena di paradossi dove approcci molto diversi devono e possono convivere. “Stiamo assistendo a un utilizzo molto più concreto, sia del materiale che dei rivestimenti, fino a quello della luce”, ha affermato la curatrice Elizabeth Leriche. “C’è un nuovo approccio alla decorazione delle pareti con tappeti, carte decorative e in spessore, rivestimenti in feltro e pannelli grafici. Mentre in termini di colore, il blu elettrico sta tornando protagonista”.
SPAZIO AL DIVERTIMENTO
Uno dei temi più apprezzati è stato quello affrontato da François Delclaux. L’area “Leisure” è stata pensata come il percorso di un viaggio con tre tappe in altrettanti luoghi immaginari. “Wood land”, che celebra il legno e tutto ciò che è hipster e naturale; “Ice land”, che ha puntato l’attenzione su pezzi lucidi e metallici; e “Sun land”, dove tutti gli oggetti emanano un’atmosfera estiva e utilizzano il colore come cifra stilistica. L’universo degli oggetti domestici è stato raccontato per categorie di prodotto. In “Cook and Share”, François Bernard si è concentrato sugli articoli per la tavola e la cucina come metro di valutazione per la condivisione e l’ospitalità; la capacità di ascoltare gli altri e di mostrare loro apprezzamento, espressa anche dalla mise en place. Il punto di partenza della ricerca è stato il mondo dei gusti – saporito, dolce, amaro, acido, speziato – ai quali hanno corrisposto materiali e colori. Ma volendo accendere una luce sulle nascenti tendenze Bernard consiglia di tenerne sott’occhio alcune: “L’associazione tra design contemporaneo e design del XVIII secolo; il colore rosso, che è passato dal mondo della moda al mondo del design; il legno bruciato, un materiale che sta rapidamente guadagnando popolarità; un mix di specchi, luci sfolgoranti, e sagome a goccia. Ed effetti marmorizzati, in particolare su stoviglie e piatti.”