Un ripensamento totale della mobilità di Tel Aviv ma, soprattutto, un passo avanti per la crescita urbana sono alla base del progetto architettonico di costruzione della nuova linea metropolitana della città israeliana. Un masterplan di tre linee, l’introduzione di 150 chilometri di rete sotterranea, 109 stazioni e 24 comuni integrati con l’obiettivo di incrementare l’uso dei trasporti pubblici del 30%, arrivando a 2 milioni di viaggiatori. All’interno di questa strategia, lo studio di architettura e ingegneria One Works in sinergia con Mlead, joint venture di cui fanno parte i consulenti israeliani Inproject Davelman Perzlina, Mahod Engineering e la società francese di ingegneria e project management Artelia, gestirà il progetto architettonico delle 25 stazioni della M3 che seguono un tracciato semicircolare, estendendosi per 39 chilometri e includendo alcuni punti di interscambio nodali con le M1 e M2. L’obiettivo, grazie a un investimento solo su questa linea di 20 miliardi di euro, è quello di garantire a circa 480mila passeggeri giornalieri un collegamento capillare sulla città e da/verso l’aeroporto.
“Contribuire a una parte vitale della crescita di Tel Aviv è un onore. Mentre la metropoli continua a evolversi e a fiorire, gli hub di trasporto svolgono un ruolo cruciale nel facilitare i collegamenti, migliorare l’esperienza dei visitatori e abbracciare l’essenza di questa città dinamica”, ha dichiarato Giulio de Carli, Co-fondatore e Managing Partner di One Works all’indomani dell’assegnazione del contratto annunciata da NTA-Metropolitan Transit System Ltd, agenzia governativa che sovrintende allo sviluppo dei trasporti.
“Realizzare questo progetto significa avere l’opportunità di plasmare spazi che fondono armoniosamente funzionalità, sostenibilità e design accattivante, oltre ad aspirare a creare snodi che non solo colleghino le persone, ma che siano anche catalizzatori per la crescita del tessuto urbano, lasciando un ricordo forte e duraturo a tutti coloro che vi transitano”.
Lo studio, che di recente ha firmato il progetto dell’Hangar X all’Aeroporto di Linate, ha tra i suoi lavori ongoing l’estensione del terminal passeggeri dell’aeroporto di Riga in Lettonia e lo sviluppo di UN4Mykolaiv, ampio progetto che, nei prossimi decenni, guiderà la ricostruzione della città di Mykolaiv, in Ucraina, tra le più colpite della guerra. Annunciato nel febbraio 2022, la scorsa primavera è entrato nella sua seconda fase di lavori, in cui One Works con i partner accademici Politecnico di Milano e Università Liuc e quelli tecnici ha illustrato i risultati della prima fase di analisi e progettualità per la ricostruzione della metropoli.
di Vittoria Giusti