I nuovi colori dell’outdoor di Magis 

Per un tempo troppo lungo, l’arredamento outdoor è stato dominato da tonalità neutre e poco vivaci, come il bianco nelle sue varie sfumature. Recentemente il cambio di rotta: un’esplosione di tonalità vive e brillanti, hanno conquistato la natura per accendere in un tripudio di creatività anche gli ambienti fuori casa. Audaci e innovativi, funzionali ma sempre con quel tocco ludico in più, gli arredi firmati da Magis, pioniera da sempre nella scelta delle sue palette sempre forti e sature, hanno da sempre una dote rara: sanno creare un’atmosfera innovativa, divertente e originale, perfetta per chi cerca un design unico e accattivante per il proprio spazio anche in esterno proprio pescando dai toni più accesi del famoso cerchio di Itten. Dimostrando che non c’è limite alla fantasia.

La forma sinuosa della poltrona a dondolo Voido progettata da Ron Arad in un nuovo rosso

Anche nella collezione outdoor, arricchita negli anni, con prodotti firmati dai big del mondo della progettazione, che quest’anno viene ampliata con nuove soluzioni e nuances. E così la collezione Piña di Jaime Hayon entrata nell’immaginario di tutti grazie al giocoso traliccio della sua scocca viene vestita con tre nuovi colori e presentata in sei combinazioni inedite sia per le poltroncine sia le poltroncine basse. Anche la forma morbida e sinuosa della poltrona a dondolo Voido progettata da Ron Arad, ottenuta mediante stampaggio rotazionale si veste di una nuova tonalità di rosso. Un prodotto in apparenza semplice ma che in realtà nasconde una grande complessità progettuale e produttiva diventa così ancora più vitale. E per Infine, la poltroncina bassa Sam Son firmata da Konstantin Grcic, realizzata in materiale plastico stampato in rotazionale, vedrà le sue linee tondeggianti comode e robuste, perfettamente adatte ad ambienti outdoor in una nuova tonalità di blu petrolio. Un’idea alla moda che amplia il visionario mondo della ‘united color’ di Magis.

La collezione Piña di Jaime Hayon con un nuovo look


Editoriali di David Pambianco