Ensō, un gesto spontaneo di Enzo Catellani per Catellani&Smith

L’oriente nei secoli ha prodotto figure sublimi, che non sono solo un concetto o un sistema di idee, ma un’avventura dello spirito. Strumenti di conoscenza, capaci di dare senso al mondo e alla vita attraverso un gesto che dietro alla sua semplicità nasconde l’intero universo. E se è vero che, come alcuni affermano, la vera eloquenza sia la giusta e precisa espressione delle idee col minor numero di parole, cosa dovremmo dire di fronte a un cerchio, che per giunta non si chiude. Impossibile non accorgersi della sua pervasività, che vive nell’immaginario di noi occidentali, ma che appena ci si spinge verso il Paese del Sol Levate acquista una valenza ancor più forte. Tanto da suggestionare anche Enzo Catellani, che, dopo un periodo trascorso in Giappone, proprio da questa emblematica figura quasi geometrica è partito per creare il suo segno circolare di luce, la nuova lampada Ensō di Catellani & Smith.

Un segno sospeso che poggia su una base in ottone

Il nome scelto, nell’antica arte della calligrafia giapponese (chiamata shodō), rappresenta l’allegoria della completezza e guarda caso anche dell’illuminazione. Un cerchio perfetto nella sua imperfezione che nasce da un gesto manuale, gentile e spontaneo. Proprio come la vita. E come la vita, un Ensō non è mai uguale a un altro. O come meglio racconta Catellani, “l’Ensō, il simbolo del cerchio, mi ha affascinato in particolare per ciò che rappresenta, l’illuminazione, la completezza, il tutto, il niente. A quel punto cercare di dare tridimensionalità a quel gesto è stato per me un passaggio naturale”.  Ed è così che il movimento delicato del pennello si trasferisce nella tridimensionalità, diventando “oggetto” nella sua nuova creazione. Una pennellata di blu, dipinta a mano, che riproduce il frutto di quel gesto immediato come se fosse stato tracciato nel vuoto dello spazio. Inchiostro che sfuma fino ad arrivare alla fine della sua esecuzione ma che non giunge a chiudere la figura, perché interrompe volutamente il principio e la conclusione di un ciclo. Per crescere ed evolversi ancora. Un segno sospeso che poggia su una base in ottone, mentre la fonte luminosa a LED – per la quale è stato utilizzato un innovativo sistema di connessione e distribuzione senza fili patent pendingsi nasconde dietro la struttura della lampada, generando sulla parete un effetto di luce diffusa.  Che si amplifica come i cerchi concentrici provocati da un sasso gettato in uno stagno. Come le emozioni.

La poetica pennellata di Enzo Catellani


Editoriali di David Pambianco