Lana è il primo radiatore modulare di Antrax, disegnato da AMDL Circle, lo studio di Michele De Lucchi. Il nuovo pezzo dell’azienda trevigiana di termoarredo si sviluppa a partire da una formella quadrata con angoli stondati a effetto bombato: realizzata in fusione di alluminio 100% riciclabile, permette di realizzare molteplici configurazioni per ottenere il comfort termico desiderato. La superficie curva è lavorata con una plissettatura, inspirata ai filati del mondo tessile a cui rimanda anche il patchwork dato dall’accostamento di più moduli, disposti in orizzontale o verticale.
Deriva da qui il nome della collezione, che offre anche una selezione di finiture goffrate in differenti colorazioni. Il radiatore è personalizzabile nelle cromie e nella possibilità di configurazione: da un minimo di tre elementi, lineari, a un massimo di dodici, organizzati su due file e con pattern alternato, può dare vita anche a composizioni affiancate di più modelli, in continuità, sfalsati o raggruppati in un formato quadrato. La sua forza espressiva emerge dal gioco di luci e ombre creato dalla texture tridimensionale.
“Il calore – racconta Michele De Lucchi – è una sensazione da sempre legata al concetto di accoglienza domestica, il calore ti avvolge e ti fa stare bene. Abbiamo perciò pensato a un oggetto che genera tepore e si fa avvicinare, si fa toccare, fa venire voglia di appoggiarci le mani. Con un gioco di luci e ombre scomposte su una superficie convessa e plissettata abbiamo fatto sembrare morbido ciò che non lo è, offrendo tutte quelle sensazioni piacevoli di comfort che un maglione di lana sa dare”.
La matrice dalla quale prende vita il termoarredo è disegnata per aumentare la capacità radiante: il motivo a plissé offre una duplice valenza decorativa e funzionale, e permette di raggiungere elevate prestazioni termiche nelle versioni elettrica e idraulica, di cui l’ultima alimentata con un ridotto contenuto d’acqua. Lana è inoltre accessoriabile con un maniglione su cui disporre le salviette.
