A&B living, l’alta ebanisteria abita qui

Metallo liquido, marqueterie de paille, gommalacca, pergamena e intrecci di vetro e legno che mescolati creano forme e texture inedite. Segni che tornano, e che A&B Living con il suo fidato team di progettisti e artigiani, è in grado di raccogliere, filtrare e poi trasformare, attraverso un gusto impeccabile, che ha quella dolce lentezza che poi non è altro che il passo della storia. Un catalogo fatto di sentimento e passione, che nasce dall’istinto di salvaguardare quel patrimonio storico, tutto italiano, del saper fare e di raccontarlo in maniera diversa. Perché da sempre riconoscere è riconoscersi, sentirsi dentro a un flusso temporale che non si è mai interrotto, perché è diventato il punto di partenza per nuove sperimentazioni. Un teorema facilmente dimostrabile visto che – come raccontano i prodotti – l’alto artigianato e il design non possono che andare a braccetto.

In un dialogo continuo come ama dire Alessio Bernardini, titolare dell’azienda, che è riuscito in pochi anni a creare un un mix eclettico dall’alto fascino che punta sulle contaminazioni prese da stili e poetiche, per creare un nuovo e inedito paesaggio domestico. Che convince tutti. E la dimostrazione è tangibile anche nell’ultima collezione appena presentata durante la design week milanese in via Durini 24, in un allestimento curato da Philippe Nigro, già collaboratore della startup. E questo grazie alle preziose finiture patrimonio dell’azienda che vengono ancor più esaltate dall’interpretazione che ne hanno dato firme internazionali come Philippe Nigro, Anthony Guerrée, Alberto Vismara, Francesco Citterio e Luca Barengo. La nuova raccolta di opere è un mondo multiforme che parte dalla capacità di giocare con la percezione del movimento per sfidare la realtà empirica ed esplorare ipotesi inusuali superando i limiti dell’apparenza. Come succede con la vetrina AB&C di Nigro, una successione di tre moduli collegati insieme, costituiti da una struttura sottilissima in legno che sorregge intrecci di vetri e svela un modo di apertura senza porte, insieme a una mutabilità nello spazio che inganna la percezione e lo trasforma in un mobile misterioso.

I tavolini Cushion di Luca Barengo in metallo liquido e la marqueterie de paille

E anche – se così si vuole –  un po’ ‘Escheriani’, come la sedia e il tavolo della linea Integral, sempre disegnate dal creativo francese, che si compongono di assi di massello di noce canaletto e acero incastrate tra loro come in un gioco meccanico da cui scaturisce un disegno grafico quasi ad effetto ottico. La collezione racconta anche di nuove collaborazioni come quella con Alberto Vismara, alla sua prima collaborazione con A&B living, che ha progettato una madia stondata con struttura laccata e rivestimento frontale con bastoncini di vetro di Murano, e per Anthony Guerrée che per A&B living ha immaginato una collezione che si rifacesse alle ‘Lucia’, le imbarcazioni tipiche del lago di Como, non distante dalla sede dell’azienda e luogo di riposo prediletto dal designer.

Anche per il designer Alberto Vismara, A&B living ha rappresentato un banco di prova: la collaborazione tra progettista e la manifattura inizia quest’anno con una elegante madia lignea ricoperta da bacchette di vetro trasparenti. Un lavoro certosino per gli artigiani di A&B living che sfidano la leggerezza del vetro e la sua trasparenza per un mobile non solo bello, ma anche funzionale. E per finire Luca Barengo che unisce il metallo liquido e la marqueterie de paille nei nuovi tavolini Cushion, che dall’alta oreficeria prende il nome così come l’ispirazione del designer che sembra aver voluto incastonare il prezioso piano sulla base dorata. Una lezione di eleganza, ma non c’è da stupirsi, A&B living è il luogo in cui le idee vengono fabbricate. E si tramutano in progetto.

La vetrina in vetro e legno AB&C design Philippe Nigro

 



Editoriali di David Pambianco