Una ricerca Pambianco in collaborazione con Webmobili rivela che, nel 2012, il fatturato dei principali 300 negozi è calato del 3,9% a 688 milioni. L’ebitda margin resta fermo al 2,1%
Lo stallo dei consumi pesa sui multimarca. Mentre il settore cerca una via d’uscita alla crisi, i negozi multibrand hanno registrato nel 2012 un calo del fatturato del 3,9 per cento. “Il modello del multimarca è quello più diffuso in Italia nel settore arredamento”, sottolinea David Pambianco, vicepresidente della Pambianco Strategie di Impresa che ha condotto per la prima volta quest’anno, in collaborazione con Webmobili, uno studio sui negozi multibrand italiani di arredamento e design. “Appena lo 0,5% delle vendite di arredo in Italia avviene attraverso negozi a gestione diretta – continua Pambianco – contro il 5% del settore della moda”. Nello studio sono state prese in considerazione 300 società di capitale operanti su tutto il territorio nazionale con negozi di piccole, medie e grandi dimensioni localizzate sia nelle grandi città sia nei piccoli centri. Dall’analisi è emerso che i negozi considerati (300) hanno registrato complessivamente nel 2012 un fatturato di 688,5 milioni di euro in calo, appunto, del 3,9% rispetto all’anno precedente. Non risulta brillante neanche la redditività (ebitda) che rimane bassa e pari al 2,1% del fatturato. Di questi 300, infine, sono stati selezionati i primi 50, che da soli fatturato ben 320,6 milioni di euro, quasi la metà del panel totale. Dal punto di vista dimensionale, emerge che solo un’azienda supera i 25 milioni di euro di ricavi. “Molti di questi negozi, hanno un buon ebitda e tassi di crescita elevati – sottolinea Mino Politi direttore responsabile di Webmobili – e soprattutto quelli di fascia alta hanno raggiunto queste performance grazie a una strategia di vendita all’estero basata sul ‘chiavi in mano’ e su rapporti con architetti che si occupano dell’arredamento di intere abitazioni, palazzi o alberghi, creando vere e proprie organizzazioni commerciali in particolare in Russia, Asia e Medio Oriente, oppure come nel caso di Galbiati che ha aperto con un socio cinese un multibrand ad Hong Kong”. Sempre restando sul fronte estero, un fattore che gioca a favore è il posizionamento ‘di confine’. Per esempio, i negozi di Como, Udine o Aosta, lavorano molto con la clientela oltreconfine, attirata facilmente dalla reputazione dell’Italia nel design.
TOP 10 PER FATTURATO
Esaminando i risultati delle 10 principali aziende del settore per fatturato, solo tre hanno concluso l’esercizio fiscale con un aumento delle vendite, due di queste a doppia cifra (Armonie & Design e Pezzini). Per contro, sette hanno registrato un calo significativo del fatturato. Da sottolineare, inoltre, che tra le top ten per fatturato si trovano tutti negozi del nord o comunque al di sopra di Roma. “In questa classifica – riprende Politi – troviamo tutte realtà di fascia media, che però in ambito provinciale sono molto forti sia perché a livello locale portano avanti una strategia di comunicazione efficace, sia perché sono negozi storici con 30/40 anni di vita”. Al vertice della classifica si posiziona il gruppo Bergamin, operante in tutto il Veneto da molti anni con 9 punti vendita. Nel 2012 ha registrato un fatturato di 25,4 milioni di euro, in calo dell’1,9 per cento. “Il nostro obiettivo – sottolinea l’azienda – è quello di creare un modello funzionale, flessibile, che si adatti ai nuovi ritmi e stili di vita. Per questo diventa fondamentale riflettere su tutti i fattori che favoriscono la vendita: funzionalità, comfort ed estetica”. Al secondo posto della classifica c’è Salvioni Arredamenti d’Interni. Lo store propone le migliori marche di design e ha fatto dell’estero il suo punto di forza, registrando un fatturato di 16,9 milioni in crescita del 5,4 per cento. Proseguendo nella classifica, sul terzo gradino del podio si posiziona Armonie & Design, best performer del 2012. Lo store aretino ha registrato infatti una crescita dei ricavi del 47,8% arrivando a 16,3 milioni di euro. Al quarto e quinto posto i lombardi Pezzini e Lazzarini, rispettivamente di Sondrio e Bergamo, con un fatturato di 14,1 e 14 milioni di euro. Alle spalle di Lazzarini si trova Centro Arclinea e Interni. Nel 2012, l’azienda specializzata da oltre 80 anni nella progettazione e vendita di arredamento per casa e ufficio, ha registrato un calo complessivo del 4% attestandosi a 12,6 milioni. Segue, al settimo posto, Granato Mobili di Torino che ha registrato una frenata dei ricavi del 2,7% ed è scesa a 11,7 milioni di euro. In ottava posizione si trova Centro Negri, i cui ricavi nel 2012 sono calati dell’8,9% a quota 11,7 milioni. Dietro Centro Negri, in nona posizione c’è Ostilio Mobili, famosa azienda in provincia di Brescia, che ha registrato una flessione dei ricavi del 7,3% a quota 11 milioni di euro. Chiude la classifica L’Ambiente, realtà veneta attiva con sette negozi, che ha chiuso il 2012 con un fatturato pari a 8,7 milioni di euro in linea con l’anno precedente (+1,1%). L’azienda è nata nel 1990 e oggi possiede negozi in provincia di Treviso, Pordenone, Venezia e Belluno.
Considerando i primi cinque per crescita percentuale del fatturato, al primo posto si trova Armonie e Design, già nella top ten per dimensione, con una accelerazione dei ricavi del 47,8 per cento. Al secondo posto c’è il negozio milanese Spotti che ha fatto un balzo in avanti del 39,8 per cento. Segue Frattali che cresce del 21,9 per cento. Quarta in classifica Novarredo (+19,6%). Alle spalle, in quinta posizione, si posiziona Galbiati Arreda in crescita del 17,8% per cento. La famiglia Galbiati, artigiani ed arredatori da generazioni, ha aperto il primo negozio nel 1950 a Milano diventando un punto di riferimento per clienti anche internazionali. Oltre alla propria produzione, esportata in tutto il mondo, i Galbiati hanno integrato la loro offerta proponendo le migliori firme del design. “La crescita di queste realtà, passa anche per il canale ecommerce – aggiunge Politi – che funziona in particolare per i siti aziendali ricchi di contenuti editoriali accattivanti per le scelte dei clienti. Inoltre, questi negozi si fanno trovare su google, siti specializzati e motori di ricerca verticali”.
Per quanto riguarda la classifica per redditività, al vertice della top 5 c’è la bresciana Plebani di Brescia con un ebitda del 10,3%, che da oltre 30 anni realizza soluzioni di arredo su misura all’interno dello showroom di oltre 2.000 metri quadrati. Al secondo posto, Cardini Home Design di Pisa con il 9,3% di ebitda. La sede di Perignano ha una superficie espositiva di oltre 2.000 metri quadrati ed è considerata un vero e proprio laboratorio progettuale, nel quale la cultura dell’abitare e la professionalità dello staff Cardini, unite alla capacità di ascolto, garantiscono i più elevati livelli di qualità, accoglienza e soddisfazione dei clienti. Terzo e quarto posto per Armonie & Design e Mielemans con una redditività rispettivamente dell’8% e del 7,8 per cento. La Miele Mas di Corigliano Calabro è una società di recente costituzione, fondata dai figli di Gaetano Miele – Antonio, Marco e Stefania – sulla scia della tradizione familiare della F.lli Miele Srl, che è stata presente sul mercato per oltre 30 anni. “In seguito all’esperienza acquisita nel tempo – racconta Antonio Miele – si è sentita l’esigenza di realizzare un nuovo punto vendita. Per la progettazione, ci siamo rivolti allo Studio Grano Design & Partners di Modena, con il quale collaboriamo da anni”. Chiude la classifica Galbiati Arreda (quinta anche per crescita) con un ebitda del 6,6 per cento.
Di Chiara Dainese