Modulnova ha dato vita a MAP, il Modulnova Art Project. L’impresa di cucine e arredo fondata nel 1988 da Dario, Giuseppe e Carlo Presotto ha creato un progetto culturale che celebra la creatività attraverso l’incontro tra arte, architettura e design. Per questa prima edizione, l’azienda ha scelto di esplorare l’universo della fotografia d’arte, intesa come forma espressiva in grado di interpretare la contemporaneità attraverso lo sguardo (e l’obiettivo) di chi riesce a catturare e cristallizzare nel tempo un’immagine, un luogo o un’emozione. La mostra resterà allestita sino a fine gennaio 2024 nello showroom milanese di Modulnova per poi essere portata in tour nei più importanti flagship dell’azienda in Italia e all’estero.
Protagonista di MAP 2023 è Patrizia Mussa, fotografa e antropologa torinese. Coinvolta nel progetto da Claudio Composti, ha realizzato PhotoPastel, una serie di scatti dedicati a importanti edifici italiani. Dai teatri ai palazzi nobiliari e alle chiese barocche, le cui architetture, rivisitate con l’intervento di coloritura a mano, vengono trasformate in luoghi immaginari, sospesi nel tempo, in cui convivono sogno e poesia. “Uso la fotografia per osservare, riflettere, svelare – ha commentato Mussa – è in fondo una sorta di promemoria, di annotazioni, di pensieri, di riflessi del proprio tempo rieleggibili in modi e tempi differiti. Nel caos della vita trovo una tormentata pace nella solitudine di luoghi, di paesaggi non frequentati. Le immagini che raccolgo sono le testimoni di quella sospensione, con esse esprimo il desiderio di una silenziosa nostalgia di prossimità”.
“L’arte – si legge in una nota – emoziona, ispira, stimola la riflessione. Il design coglie un bisogno, sviluppa un’idea e la trasforma in funzione. Mai come in questo momento storico e culturale che vive di contaminazioni, l’arte e il design si compenetrano, alimentandosi reciprocamente in una continua evoluzione, e le aziende possono diventare nuovi mecenati consolidando il loro ruolo di amplificatori di cultura e bellezza. È in questo dialogo tra forme espressive l’essenza di MAP che diventa così terreno di sperimentazione e di incontro, di ricerca di nuove prospettive e di trasmissione di valori”.
“La serie PhotoPastel – spiega Composti – si emancipa dalla semplice natura fotografica dello scatto iniziale, proprio grazie all’intervento pittorico a mano con cui Patrizia rilegge la realtà e la trasforma in un’autentica immagine mentale. Quei luoghi diventano una sua proiezione idealizzata delle architetture che hanno segnato la storia italiana e ne rappresentano la tradizione artigianale ed estetica.”