Con un aumento del fatturato del 30% rispetto al 2020, Mario Luca Giusti ha chiuso il 2021 a circa sei milioni di euro. Prodotte a Taiwan, le collezioni ripartono dallo stabilimento fiorentino di via Lunga soprattutto per l’Italia ma anche per l’estero, che è arrivato a rappresentare il 70% delle vendite totali. “I nostri mercati principali – esordisce Mario Luca Giusti – sono gli Stati Uniti, l’Europa, soprattutto Germania e Inghilterra, il Medio Oriente e realtà particolari come Libano e Venezuela”.
Performance positive che, secondo l’imprenditore, sono frutto di un’azzeccata strategia distributiva che, ai monomarca, preferisce la presenza all’interno di department store internazionali. Ad oggi, infatti, la maison è presente, tra gli altri, da Bagagli a Roma, Nella Longari a Milano, La Cooperativa di Cortina D’Ampezzo, Gaspari e Plastic a Parigi, Sabrina a Monte-Carlo, Cap Martin a Mentone, Teklassic a Madrid, Harrod’s a Londra, Lane Crawford a Hong Kong, Shanghai, Pechino; e ancora da Jung Lee, Bergdorf Goodman e Bloomingdale’s a New York City e a Dubai; da Neiman Marcus negli Usa, Takashimaya a Tokio. Il brand è, inoltre, presente con boutique all’interno di noti musei quali il Victoria and Albert Museum di Londra, il Guggenheim Museum di Bilbao e il Museum of Fine Arts di Houston.
Proprio in questa direzione intende proseguire la maison anche in futuro: “Auspico una crescita coerente e ragionata attraverso collaborazioni con nuovi distributori – spiega l’imprenditore -. Non credo nella necessità di aggredire il mercato per perseguire una crescita dimensionale a tutti i costi, preferisco consolidare. Le performance positive della nostra realtà ‘debt-free’ mi confermano di aver fatto le giuste scelte, anche alla luce dell’attualità, per cui abbiamo preferito ai monomarca una presenza diversa”. Resta, comunque, il flagship store milanese di corso Garibaldi 12 dove la maison ospiterà diversi eventi durante la Design Week del prossimo mese di giugno.
Non solo strategia retail per Giusti, però, che crede nell’importanza della ricerca di prodotto. La realtà fiorentina nata nel 2007, infatti, propone oggetti di design per la tavola che si caratterizzano per uno stile tra il fusion e il pop, dall’aspetto del cristallo e del vetro e dalle forme classiche seppur rivisitate in materiali contemporanei come l’acrilico (definito appunto ‘cristallo sintetico’) e la melamina con cui vengono realizzati i piatti. Collezioni che si arricchiscono ogni anno di nuovi modelli, dalle tinte che spaziano dal bianco al nero, dal trasparente ai colori più brillanti come i flou.
Un prodotto che vede come target principale il cliente privato e il contesto residenziale ma che è apprezzato e utilizzato anche da hotel d’eccellenza e condomini di lusso, quali il Four Seasons di Firenze e Milano, J.K. Palace di Capri e Roma, Il Pellicano di Porto Ercole, il Pacha di Ibiza, il Mama Shelter di Parigi, Belgrado e Lione, il Club Atlantis di Miami.
“Il tipo di prodotto – afferma l’imprenditore – si presta molto anche alla vendita online, che sta dando buoni risultati, tramite il nostro sito dove abbiamo la sezione dedicata all’e-commerce“. La politica di vendita online è stata pensata nel rispetto dei rivenditori fisici, infatti, spiega Giusti “non effettuiamo scontistica rispetto ai prezzi proposti nei negozi, per difendere i nostri commercianti italiani”. “Cerchiamo di andare incontro ai nostri clienti laddove possibile – conclude – ad esempio, sebbene richieda a noi un maggiore impegno logistico, permettiamo loro di acquistare piccole quantità alla volta, senza gravarli con scorte di magazzino”.