Da Bergamo, una delle due Capitali della Cultura 2023 con Brescia, a Osaka, passando per la storia, l’arte e la natura italiane. Questo è il viaggio del Padiglione Italia, progettato da Mca – Mario Cucinella Architects per Expo 2025, l’evento che sarà in scena dal 13 aprile al 13 ottobre. Il progetto è stato svelato alla presenza del sindaco orobico Giorgio Gori e del commissario del Padiglione Italia Mario Andrea Vattani. L’inizio dei lavori è previsto il prossimo dicembre e lo spazio per la prima volta ospiterà anche la Santa Sede. In accordo con il sottotema Saving lives (che, insieme a Empowering lives e Connecting lives compone il tema portante Designing future society for our lives) della prossima esposizione universale, l’architetto ha immaginato un ecosistema che contiene una nuova idea di società e di città. “Un organismo vivente in cui le relazioni fra uomo, arte, ambiente e storia possano materializzarsi”, ha spiegato Mario Cucinella. Il lavoro è simbolicamente scandito da tre atti che si rifanno ad alcuni concetti cardine della storia italiana: il Teatro, la Città ideale e il Giardino.
“Sarà un luogo in cui tessere connessioni: per collaborazioni, scambi culturali, sociali ed economici”, ha precisato il progettista, che ha ragionato su un concetto che andasse oltre la valutazione sull’impatto ambientale, favorendo un’economia circolare: l’origine naturale dei prodotti, la filiera corta, la riciclabilità dei suoi elementi strutturali, l’assenza di ingredienti tossici e la disponibilità di certificazioni, soprattutto sulla materia prima del legno. Il Padiglione avrà le sembianze di un hangar del saper fare italiano, nel quale possono convivere sperimentazioni artistiche, scientifiche, imprenditoriali, sociali. Suddiviso in due corpi, una teca con il fulcro espositivo e un secondo spazio nella parte retrostante per le funzioni accessorie, ha un fronte principale che si apre con un ordine di portali a richiamare gli atrii porticati. All’interno, una sorta di Teatro che, immersivo, unisce il reale al virtuale, stravolgendo l’esperienza del visitatore attraverso suggestioni visive, suoni, movimenti e colori. Il tema della Città ideale si raccorda al concetto delle botteghe artigiane, mentre quello del Giardino all’italiana, uno spazio verde sul tetto della struttura, è il luogo dello svago. Rielaborazione contemporanea dell’elemento labirinto, promuove un nuovo equilibrio tra uomo e natura. “Progettare il Padiglione Italia è un’opportunità unica per la creazione di un vero e proprio palcoscenico”, ha concluso Cucinella, che ha lavorato su una struttura destinata a trasformarsi in maniera naturale a fine ciclo vitale. In tal modo, al termine di Expo, potrà adattarsi a nuove esigenze.