L’ottava edizione chiude con un grande successo che ha visto un’affluenza pari a 11mila partecipanti, tra designer, architetti, giornalisti e professionisti del settore. Una fiera ricca di novità ma anche con ampio spazio lasciato alla ricerca e all’innovazione.
I numeri dell’ultima edizione del Made expo non lasciano spazio a dubbi. Con una partecipazione di 1.060 espositori distribuiti su un’area totale di 52mila mq, la fiera dedicata ai mercati dell’architettura e dell’edilizia ha visto la presenza di 11mila partecipanti con una percentuale internazionale del 12%. Un successo che ha confermato l’importanza di questa fiera, pur in un contesto economico ancora non completamente brillante, come ha sottolineato Roberto Snaidero, presidente Made Eventi, che ha affermato: “In questa edizione, è stato vincente anche il supporto di Agenzia ICE e del suo presidente Michele Scannavini, che ha ulteriormente rafforzato la componente internazionale di una fiera diventata in sole otto edizioni un punto di riferimento sia per gli operatori stranieri interessati al mercato italiano sia per le realtà nazionali desiderose di aprirsi ai nuovi mercati”. Caratterizzata da un clima rilassato, l’aria che si respirava nei padiglioni era di elevato interesse e grande qualità dell’offerta merceologica. Pienamente soddisfatta Pratic, azienda friulana per arredi outdoor che ha presentato in anteprima nazionale T- Project. Della stessa opinione anche Abet Laminati, leader nella produzione di laminati: “Per noi il MADE è una tappa importante soprattutto quest’anno che festeggiamo 60 anni di attività” ha dichiarato Alessandro Peisino, Direttore Marketing e Comunicazione dell’azienda a Pambianco Design. Stand affollati di professionisti, designer e architetti anche da Sistemi RasoParete e Fantoni, dove Rosita Venturini, Communication and Media Relations Manager, aveva registrato già nei primi due giorni un’ottima affluenza. Christian Benini, founder e art director di Wall&Decò si è unito al coro dichiarando a Pambianco Design: “Abbiamo rinnovato anche quest’anno, con soddisfazione, la nostra partecipazione a Made Expo perché è una fiera molto qualificata nel panorama nazionale, con un target mirato di architetti e professionisti del settore. Proprio per questo ci offre l’opportunità di presentare anche prodotti dal forte contenuto tecnico ed è quindi una vetrina completa sulle proposte Wall&Decò”. Made expo in questa edizione sì è fatta anche incubatore di progetti culturali e di ricerca. Tra le tante proposte: Real Architecture, l’evento che ha spinto gli architetti a diventare videomaker e far scoprire il loro Made, l’installazione Mood Boards firmata dall’architetto Marco Piva, oppure MadeContract, una serie di conferenze sui temi attuali di hospitality e real estate con particolare attenzione ai mercati più promettenti (Cina, Russia, Iran, Medioriente, Uk, Usa), fino a BuildSmart che ha fatto sì che il mondo della produzione si confrontasse con quello della ricerca, della progettazione e della gestione degli edifici secondo i parametri di sostenibilità e innovazione. FederlegnoArredo quest’anno ha deciso di sostenere e lanciare anche un progetto culturale generato da una ricerca condotta sull’architettura per l’infanzia: Carousel for Life, ideato dalla giovane Valentina Fisichella. Il ruolo del design nella progettazione per l’infanzia infatti è di fondamentale importanza per l’architetto che mira a ridefinire i criteri qualitativi di progettualità che definiscono la produzione aziendale, ponendo i bambini al centro.
“Credo sia giunto il momento di un cambio di prospettiva, occorre che tutti gli attori della filiera, progettisti, aziende, istituzioni, aprano finalmente gli occhi su un settore davvero dimenticato dal nostro Paese” ha dichiarato la Fisichella a Pambianco Design. Secondo l’architetto l’Italia è in netto ritardo rispetto ad altri Paesi europei perché non esistono ad oggi né una legislazione che porti a una corretta progettualità e uso dei materiali, né standard per la qualità degli spazi abitati dai più piccoli. “Il design made in Italy ha tutte le carte in regola per questa epocale rivoluzione, ma serve il sostegno delle istituzioni e della politica, unitamente alla sensibilità dei progettisti e alla imprenditorialità illuminata delle aziende” ha aggiunto l’architetto a Pambianco Design. Con questa puntata zero, il progetto si è concretizzato in un’installazione attorno ad un elemento peculiare, la giostra, che raffigura lo spirito dell’iniziativa e che permarrà come filo conduttore garantendo la riconoscibilità e la continuità del progetto: “ho voluto una giostra a dominare l’installazione, perché è il simbolo che appartiene inequivocabilmente all’immaginario ludico di ciascuno di noi, rappresenta il movimento continuo e sempre gioioso dell’infanzia; è l’elemento emblematico dell’iniziativa, che parla a noi adulti con il linguaggio immediato e colorato dei bambini, persino nelle icone simbolo dei 5 ambiti di approfondimento (school, healthcare, home, public space, hospitality)” ha infine concluso la Fisichella, sostenuta da FederlegnoArredo nell’intento di innescare una nuova reattività che possa creare e aprire nuove prospettive coinvolgendo tutti gli attori della filiera.
di Costanza Rinaldi