Vuole crescere Luxury Living Group, forte di un modello di business differente rispetto a quello di altri player del settore, e consapevole di avere un know how unico, legato alla capacità di dotare i marchi della moda di una dimensione di lifestyle importante.
Tutto nasce con Alberto Vignatelli, a Forlì. È lui che ha l’intuizione di creare una piattaforma di marchi proprietari e in licenza. Oggi Luxury Living Group, acquisita al 100% da Lifestyle Design (Poltrona Frau, Cappellini, Cassina, DZine, Janus et Cie, Karakter, Ceccotti e Luminaire), ha in portafoglio Bentley Home, Trussardi Casa, Bugatti Home, Fendi Casa e Luxury Living.
Un modello di business, spiega il CEO Andrea Gentilini in occasione del 7° Pambianco – Interni Design Summit, “che consente ai brand del lusso di entrare nel mercato del lifestyle, non solo del mobile ma anche dell’accessoristica per la casa”. “Noi siamo legati alle aziende – evidenzia il manager – da un rapporto di licenza che in realtà è molto di più, perché vede un forte coinvolgimento, un rapporto molto integrato”.
Intanto, il “portafoglio è in divenire, stiamo valutando altre collaborazioni. Alcune sono più avanti nella valutazione e altre più indietro; sicuramente ogni scelta avviene a seguito di approfondite analisi con le quali cerchiamo di comprendere quali siano i brand che hanno la possibilità di abbracciare davvero una dimensione di lifestyle, per la quale non è sufficiente essere conosciuti al grande pubblico. Andiamo a cercare brand e valutiamo che abbiano la capacità di integrare la mappa che noi abbiamo perfettamente chiara, che siano pezzi in grado di completare il puzzle”.
In questo senso, e in virtù di ciò, non c’è nessun rischio di ‘cannibalizzazione’ commerciale ancorché stilistica, assicura Gentilini: “cerchiamo heritage brand privi di similitudini con quelli già in portafoglio. Abbiamo team e uffici stile che si occupano separatamente della creazione delle collezioni e a volte chiamiamo anche designer esterni, che vengono coinvolti su alcuni progetti. Ma è molto importante sapere scegliere marchi con una propria declinazione, che non vadano in sovrapposizione con gli altri”.
Gentilini dipinge l’azienda come “un grande corpo centrale fatto di servizi comuni e tanti satelliti intorno, che sono i brand che rappresentiamo, che utilizzano i servizi centrali di finanza, formazione, HR, eccetera. In questo modo, manteniamo insieme e allo stesso tempo distinta la galassia”. E sempre più marchi della moda e dell’automotive principalmente, secondo Gentilini, approcceranno il mondo del design attraverso le licenze: “è un trend di lunga data che in futuro crescerà. Molte aziende del lusso intraprenderanno questa strada”. Ma attenzione: non si tratta di fare un prodotto e ‘metterci sopra un brand’, chiosa. “Il processo – avverte il CEO di LLG – non è semplice. Noi siamo l’unica azienda che lo fa in modo strutturato da anni. Il nostro è un modello di business molto complesso. Per via dell’approvvigionamento, della logistica e della supply chain”.
Nel futuro di LLF, che ha un piano a tre anni, una crescita “che potrebbe essere tecnicamente per acquisizioni”, spiega il CEO. I brand interessanti “potrebbero essere tanti e vogliamo arricchire ogni anno il portafoglio con scelte che siano assolutamente coerenti e nel rispetto dei brand che già abbiamo”.