Luciano Galimberti è stato rieletto presidente di ADI. Lo ha stabilito l’assemblea ordinaria elettiva dei soci, che si riunita il 23 giugno scorso all’ADI Design Museum di Milano. Riconfermato per i prossimi tre anni anche il Consiglio direttivo (dove ad Adriana Cruciatti subentra Carlo Branzaglia). Sono stati inoltre eletti i componenti dei Comitati di coordinamento dei quattro dipartimenti dell’associazione e i membri del Collegio dei probiviri.
Il programma dei prossimi tre anni, presentato da Galimberti all’assemblea, vede, insieme con il “rafforzamento presso le istituzioni pubbliche del ruolo dell’ADI Design Museum” e il suo “pieno riconoscimento come polo culturale nazionale”, lo “sviluppo di una strategia coordinata per l’associazione e per la Fondazione ADI, che gestisce il museo”. Mentre la Fondazione si occuperà principalmente della cultura del design, l’ADI assumerà sempre più un ruolo “politico” per il consolidamento di questa cultura nel contemporaneo, mirata alla diffusione dell’innovazione sociale attraverso gli strumenti del design.
“L’associazione – ha affermato Galimberti – prenderà posizione sull’attualità in modo positivo e propositivo, intervenendo con sempre maggior forza con la proposta di soluzioni che adottino la chiave del design”. Tra gli strumenti di questa strategia il progetto dell’Archivio storico in corso di valorizzazione, proposte alle istituzioni sull’applicazione del Disegno di legge sul Made in Italy e l’evoluzione del sistema di tutela della proprietà intellettuale, finora gestito a titolo consultivo dal Giurì del Design ADI, in un vero e proprio organo istituzionale di conciliazione.