Si moltiplicano i progetti per nuove strutture alberghiere, che quasi ovunque fanno segnare il massimo storico. Le aziende di outdoor devono attrezzarsi, garantendo anche il custom made.
Lo sviluppo di nuovi progetti riguarda gli hotel e, in seconda battuta, la ristorazione, interna ed esterna agli alberghi. I dati di Lodging Econometrics testimoniano che mai nella storia si è investito tanto in hotellerie come nel 2019, anno che ha evidenziato una media mondiale del +9% e nel quale ogni area del mondo, con la sola eccezione dell’America Latina, ha fatto segnare il proprio record. E non è certo finita, considerando che ci sono in corso d’opera altre 4.400 strutture nel globo, che porteranno alla realizzazione di altre 636mila camere. Il che significa anche aree lounge, hall, spazi esterni. È quindi normale che gli specialisti dell’outdoor stiano focalizzando le attenzioni sulla progettazione legata agli hotel, stringendo relazioni dirette con i designer e con gli architetti che spesso firmano non solo i mobili e le soluzioni per le aziende, ma anche il design dell’intera struttura. Questo sta determinando un cambiamento del canale distributivo, fenomeno già osservato nell’arredo per gli interni, con una perdita di importanza del dettaglio e un moltiplicarsi di relazioni tra aziende e studi di architettura. Peraltro, come si evince dai progetti selezionati nelle pagine seguenti e legati ad alcuni top brand del mobile da esterni, il link con gli architetti permette alle aziende di comprendere quelli che sono i trend vincenti nel mercato, a cominciare dall’armonia tra ambiente e arredi. Sta poi all’azienda ottenere la fiducia dei clienti: questo significa certificazioni ambientali, consegne puntuali (anche per grandi quantitativi) e capacità di operare custom-made.
PRANZO AL TSUM CON ETHIMO
Buro Tsum è il ristorante del celeberrimo Tsum, il più grande shopping center del lusso a Mosca. La sua terrazza panoramica offre un’esperienza al tempo stesso gastronomica ed estetica, anche grazie all’arredo degli esterni che vede l’importante contributo di Ethimo con le poltroncine dining Nicolette, disegnate da Patrick Norguet, la collezione lounge Esedra by Luca Nichetto e le poltroncine dining Costes. In questo luogo, a due passi dal teatro Bolshoi, ci si rilassa e si vive il rooftop nel massimo del comfort. “La Russia, come anche il Medio Oriente, è un’area dove la cultura del design sta crescendo, mantenendo però alta l’attenzione su quell’idea di bello che è propria del made in Italy”, afferma il ceo di Ethimo, Gian Paolo Migliaccio, i cui mercati di elezione per il contract da ristorazione sono quelli europei (Francia, Spagna, Grecia e, più a nord, il Regno Unito) e gli Stati Uniti. Le richieste della committenza hanno come denominatore comune il concetto di qualità, applicata a materiali, disegno, prodotto. “La ristorazione di alto livello, in Italia come all’estero, punta a creare ambienti sofisticati in cui design e funzione sono elementi essenziali e imprescindibili per offrire al cliente un’esperienza piacevole, che non trascuri i dettagli e che diventi un momento di benessere da dedicare a se stessi e da condividere con gli altri”. E in particolare, i progetti selezionano elementi d’arredo che siano in sintonia con l’ambiente naturale.
IL ROCK GARDEN DI JANUS
I pezzi della collezione Rock Garden, frutto della prima collaborazione di Janus et Cie con l’architetto e designer André Fu, arredano gli esterni del St.Regis hotel di Hong Kong. Proprio le collaborazioni con nomi come Fu, genio di Hong Kong e fondatore nel 2015 di Afl (André Fu Living), e come Patricia Urquiola sono alla base dello sviluppo prodotto di Janus, azienda statunitense fondata nel 1978 dalla ceo Janice Feldman e oggi appartenente a Lifestyle Design. “Per creare collezioni nuove e stimolanti che sono costruite per resistere alla prova del tempo in termini di stile e durata”, afferma la stessa Feldman. I principali mercati per il contract di Janus et Cie, al di fuori degli Stati Uniti, sono Italia, Francia e Gran Bretagna. “Ma vediamo anche il Medio Oriente in continua crescita per il nostro outdoor”, precisa l’azienda. Le richieste della clientela sono connaturate alla tipologia del progetto: essendo quelli in ambito hospitality e commerciale caratterizzati da “alto traffico” e regolamentazioni piuttosto ristrette, mobili e materiali devono essere progettati per resistere all’uso frequente e agli sbalzi del clima. “I nostri prodotti sono installati in più della metà delle navi da crociera oceaniche, quindi sono in grado di soddisfare gli standard di ospitalità e spazi per il contract all’aperto e anche indoor”.
FAST IN COSTA SMERALDA
Il Sandalia Boutique Hotel è un hotel (22 camere) in Costa Smeralda, progettato coniugando il fascino e la rusticità caratteristici del paesaggio circostante ai livelli di comfort di un hotel urbano. L’interior design rilegge in chiave contemporanea l’iconografia dei tipici motivi galluresi e anche gli esterni, realizzati con i prodotti Fast in chiave moderna e fresca, rievocano il legame con l’architettura e le tradizioni del luogo. Le collezioni scelte sono Aikana (divano, poltrona e tavolo basso) e le poltrone lounge a dondolo Zebra Knit. “L’hotellerie è un mercato in crescita – racconta il ceo Marco Levrangi – e stiamo concentrando i nostri sforzi in quest’ambito non solo grazie al conseguimento di certificazioni ambientali, ma anche grazie all’inserimento di figure professionali dedicate totalmente alla cura delle relazioni con gli studi di progettazione”. Le richieste riguardano perlopiù grandi terrazze, rooftop e giardini, laddove Fast fa valere il plus della produzione interna di mobili outdoor gestendo così richieste custom legate non solo alle misure, ma anche alle finiture e riducendo i tempi di consegna. Tra i progetti in esecuzione compaiono il Resort Sugar Bay nelle isole Barbados e il Gütsch Bergrestaurant Andermatt nelle Alpi svizzere.
KOMODO A VILNIUS PER NARDI
Nel roof del Loop Hotel di Vilnius, in Lituania, il relax è assicurato dal sistema di sedute imbottite modulari Komodo, realizzate dal leader italiano dell’outdoor Nardi. Questo prodotto ha recentemente ottenuto il German Design Award e il Good Design Award. “L’hôtellerie – afferma Anna Nardi, ceo dell’azienda – richiede prodotti di design che si integrino nel total look estetico della struttura e che, aspetto fondamentale, garantiscano qualità nel tempo, prestazioni e semplicità d’utilizzo professionale”. Aspetti, questi, che sono riconosciuti al marchio specializzato in soluzioni per l’outdoor e che offre alla clientela degli hotel un servizio qualificato con consegna just in time, possibilità di customizzazione dei prodotti, estensione delle garanzie e, sempre di più, la consulenza sul progetto. I mercati di punta, tra gli oltre cento dove opera Nardi, sono l’Europa e il bacino del Mediterraneo. In prospettiva, spiega Anna Nardi, nella realizzazione delle zone outdoor prevarranno forte identità, cura dei dettagli e originalità. Perciò la progettazione sarà sempre più affidata a professionisti. “Alcune catene di alberghi, anche non molto grandi, hanno il loro staff di progettazione interno o lo stanno implementando”, conclude.
VARASCHIN CON VISTA TOWER BRIDGE
Le Pont de la Tour, ristorante francese di lusso in riva al Tamigi, è uno dei posti più incredibili per fotografare il Tower Bridge di Londra. E per godersi la vista della città comodamente seduti nella poltroncina Cricket disegnata da Anki Gneib e realizzata da Varaschin. Un prodotto, già dal nome, perfettamente adatto a un esterno british. La ristorazione, in particolare quella collegata al settore alberghiero, è uno dei principali canali di vendita per l’azienda veneta. “Negli ultimi anni, si cerca sempre più di soddisfare quel bisogno interiore del consumatore di vivere a contatto con la natura – afferma Verena Varaschin – e nel caso del ristorante londinese, lo studio Russel Sage, che ha seguito il progetto, ha interpretato questo necessità interiore in una veste eclettica e cosmopolita”. Inghilterra, Spagna e Usa sono in costante crescita tra i Paesi di destinazione dell’outdoor Varaschin, che ha nel mercato domestico il suo fiore all’occhiello. “Continueremo a perseguire il segmento del lusso sia per la ristorazione che per il mercato residenziale privato di altissimo livello, segmento in constante crescita”, ribadisce Varaschin. Tra i progetti in esecuzione compaiono il complesso culturale World of Wine a Vila Nova de Gaia (Portogallo) e il Tbilisi Marriott in Georgia.
CLUB MED PER EMU
Club Med ha scelto Cefalù, in Sicilia, per realizzare il primo resort della Exclusive Collection del Mediterraneo. E ha scelto Emu per arredare molte zone outdoor, a partire da uno dei ristoranti stellati adiacente alla struttura principale, con le sedute Darwin dello studio Lucidi/Pevere e i divani Terramare di Chiaramonte/Marin. A bordo piscina, troviamo il sistema di divani componibili Dock di Sebastian Herkner e gli ombrelloni Shade di Christophe Pillet. In prossimità della spiaggia, ecco i lettini Shine del francese Arik Levy e gli ombrelloni Shade, mentre la collezione Round di Pillet, sedie e chaise longue, arreda le terrazze delle esclusivissime Ville Deluxe, bungalow di lusso disseminati nei giardini del complesso. I Paesi affacciati sul Mediterraneo sono tra i mercati d’elezione di Emu, ma i più importanti nell’ambito contract, in questo momento, sono gli Stati Uniti. Tra le evoluzioni in corso spicca la fornitura di un “grand hotel galleggiante”: la nave ammiraglia Costa Smeralda. “Siamo un’azienda produttrice a 360° e avendo alle spalle molti anni di esperienza manifatturiera, possiamo fronteggiare con grande reattività qualsiasi richiesta di assistenza e manutenzione, fino alla customizzazione”, dicono da Emu.
TALENTI A DUBAI
Dalla piscina del Royal Mirage Hotel, in Jumeirah Beach, si può godere di una vista mozzafiato sui grattacieli di Dubai. Qui Talenti è presente con alcune delle sue collezioni più iconiche e originali tra le quali Breez, firmata da Karim Rashid, con il lettino relax. Gli Emirati Arabi sono tra i mercati più dinamici per Talenti, grazie allo sviluppo dei progetti di hotellerie, ma anche Stati Uniti e nord Africa appaiono in forte fermento, al pari dell’Italia e degli altri Paesi europei che si affacciano sul Mediterraneo. “Le richieste che arrivano da questo settore sono molteplici – afferma il ceo dell’azienda, Fabrizio Cameli – prima fra tutte, che gli arredi da esterno vadano ad integrarsi perfettamente con gli altri ambienti dell’hotel. Richiesta che siamo in grado di soddisfare pienamente poiché le nostre collezioni sono complete e ci permettono di creare un total look per tutti gli spazi outdoor come piscine, spa, giardini, terrazze o ristoranti”. Senza dimenticare l’attenzione all’elemento tessile, che contribuisce alla caratterizzazione e all’atmosfera di ogni ambiente. “Prevediamo di avvicinarci sempre più alla customizzazione, rendendo i nostri arredi un vestito su misura”, aggiunge il ceo.
di Andrea Guolo