Il bando per la riqualificazione dell’importante snodo urbano milanese è stato promosso dal Comune di Milano e C40 per promuovere la trasformazione urbana che parte dall’ascolto del territorio e pone la comunità al centro del progetto. Se l’è aggiudicato Ceetrus Nhood, con la regia di Arcadis Italia per il coordinamento tecnico, la consulenza ambientale, l’ingegneria e il project development management. A coordinare il Design Team c’è l’architetto Andrea Boschetti di Metrogramma Milano, assicurando uno sviluppo coerente di tutte le discipline coinvolte con l’obiettivo di dare risposte efficaci e innovative alla complessità del luogo e del contesto urbano. È inoltre autore e responsabile della progettazione architettonica della nuova piazza di ‘Loc, Loreto Open Community’ e coautore del masterplan insieme a Studio Andrea Caputo e MIC Mobility In Chain. LOC sarà incubatore di attività e hub attrattivo, un nuovo distretto cittadino del commercio di vicinato; ospiterà co-working, un asilo di quartiere.
Sono previsti padiglioni in legno che ospiteranno attività, servizi e negozi di vicinato disegnati sulla base degli assi che convergono nella piazza, che in parte sarà abbassata di livello. Il livello strada sarà movimentato da un sistema di piazze sviluppate su tre livelli, con accesso alla metropolitana, gradinate e rampe in cui si integra l’edificio di via Porpora. Il basamento, permeabile e in diretta continuità con la piazza, avrà una destinazione pubblica, ospiterà un co-working e spazi ricettivi. Il volume superiore, più chiuso, sarà destinato ad uffici e residenze temporanee. È previsto inoltre un asilo di circa 900 metri quadrati. Con il progetto viene inoltre recuperato suolo permeabile, è prevista infatti una piazza verde con una ‘sky-forest’ al centro, immaginata grazie al contributo dello studio Land di Andreas Kipar.
Un progetto che ha l’ambizione di diventare modello di vivere a Milano promuovendo lo spazio pubblico condiviso: una grande e importante trasformazione che porterà Piazzale Loreto a diventare da snodo cittadino a piazza verde, che connette il centro città con NoLo garantendo continuità per l’asse viale Padova, viale Monza e corso Buenos Aires. Tra gli altri parter anche Mobility In Chain, Studio Andrea Caputo, Land, Temporiuso e Squadrati. Quello di Loreto Open Community è uno spazio pubblico di oltre 10mila metri quadrati caratterizzati da alberi ad alto fusto piantumati sulla terra: un’occasione importante per creare un microclima naturale, un luogo pubblico, una vera ‘piazza’ in cui i cittadini potranno vivere gli spazi all’aria aperta.
Il progetto, pur lasciando spazio al flusso delle auto, amplifica la superficie destinata ai soli pedoni. È prevista inoltre l’integrazione con il sistema ciclabile. Infine, anche l’accesso alla metropolitana sarà riconfigurato. “Con questo sviluppo, che andremo a realizzare, abbiamo immaginato di incrementare di sei volte lo spazio pubblico che passerà da 2mila a circa 12mila metri quadrati”, ha precisato Carlo Masseroli, city executive di Arcadis Italia. Sarà inoltre una piazza ipogea, dunque protetta e verde. È prevista infatti la piantumazione di 500 alberi.
“Questa vittoria rappresenta una grande soddisfazione e allo stesso tempo una grande responsabilità che siamo fieri di poterci prendere: essere attori protagonisti di uno dei più importanti progetti di riqualificazione urbana della città di Milano e d’Italia – dichiara Marco Balducci, amministratore delegato di Ceetrus Nhood -. Il nostro obiettivo è quello di creare una città più resiliente, ecologica e con ampie possibilità di fruizioni a uso misto, che risponda alle reali necessità dei cittadini. Questo progetto sarà un esempio di sviluppo edilizio in un’ottica di rigenerazione urbana, di nuove forme di mobilità e di distribuzione, ma non solo, siamo certi di poter portare, oltre ad altre funzioni, un commercio evoluto verso l’emozione e l’esperienza. Milano con questa scelta ha saputo accogliere la grande sfida di una sempre maggiore innovazione e integrazione di esperienze fisiche e digitali, dove siamo entusiasti di giocare un ruolo da protagonista nello sviluppo di una città del futuro a misura d’uomo. Vorrei inoltre sottolineare l’importanza della valorizzazione sociale ed economica delle aree adiacenti e delle attività presenti nel contesto. Abbiamo calcolato il Ritorno sociale sull’investimento con un indice 4: ciò significa che con un investimento di oltre 60 milioni, creeremo valore per la comunità di circa 250 milioni”.