Il Cinema-Teatro Odeon di Firenze diventa un inedito spazio Giunti. A più di un secolo dalla sua apertura lo storico cinema si trasforma, grazie alla casa editrice fiorentina, in un luogo eclettico che unisce libri, cinema e musica. Un modello di rinascita per le sale cinematografiche storiche, apparentemente destinate a un malinconico viale del tramonto. Inaugurato negli anni Venti del secolo scorso, questo cinema-teatro è stato creato all’interno del Palazzo dello Strozzino, costruito intorno al 1457 su disegno di Brunelleschi. Nel 1914, su consiglio di Eleonora Duse, i nuovi proprietari decisero di creare una sala cinematografica di grande eleganza, affidando il progetto al celebre architetto fiorentino Adolfo Coppedè.
Lo studio fiorentino Benaim – sotto la supervisione della Soprintendenza di Firenze – ha restaurato questo gioiello architettonico attraverso un processo meticoloso e rispettoso della storia dell’edificio. “La ristrutturazione – si legge in una nota – ha riportato alla luce elementi architettonici e decorativi in stile Art Déco, che non erano più visibili: ritrovano vita le sculture di Antonio Maraini, le fontane nel loro splendore e nella loro funzionalità, le decorazioni sulle colonne, l’integrità della cupola, gli arazzi di Matilde Festa Piacentini del secondo ordine oggi finalmente illuminati ed esposti nella posizione originale. Il palazzo è stato restituito alla sua antica bellezza, permettendo a tutti di ammirarne l’architettura, l’eleganza e la storia. Uno spazio di 1.500 metri quadri che ospita una sala cinematografica con due schermi (uno per la proiezione al buio dei film e un grande led-wall per l’intrattenimento culturale diurno). La libreria con circa 680 metri quadri espositivi, oltre 1200 metri di scaffalature e oltre 25mila titoli proposti (di cui una parte in lingua originale)”.
La programmazione culturale, affidata al direttore artistico Gabriele Ametrano, spazierà dalle presentazioni di libri alle mostre d’arte, dai concerti alle letture. “Sto lavorando – ha dichiarato Ametrano – per trasformare questo luogo eccezionale non solo in una libreria e in un cinema, ma nel simbolo di un rinascimento culturale che questa città merita. È fondamentale andare oltre l’esperienza tradizionale e proporre una visione nuova. La mia direzione si ispira a tre pilastri fondamentali: innovazione, approfondimento e connessione tra le diverse discipline artistiche. Giunti Odeon diventerà la casa della cultura, del cinema e delle espressioni artistiche contemporanee”. Sergio Giunti, presidente della casa editrice, ha commentato: “Il contributo della mia famiglia per arricchire questo luogo meraviglioso, ha come obiettivo lo scambio e l’intreccio fra le arti e la società. La creatività espressa da letteratura, cinema, musica e arti visive abiterà questi spazi e ne farà un luogo di libertà e di gioia, di cui abbiamo sempre più bisogno”.