Progettare pannelli solari che possano essere smaltiti o riutilizzati senza avere esternalità negative sull’ecosistema. È questo l’obiettivo che si sono proposti Gennaro Durante, CEO di Forethinking, e Giovanni Soldini, co-fondatore di Solbian e uno degli skipper più noti al mondo. Insieme hanno condotto uno studio sull’impatto ambientale dei pannelli solari flessibili in ogni fase del ciclo di vita – incluso l’uso che ne viene fatto, il loro riutilizzo, nonchè la scelta dei materiali – per imprimere un’accelerazione della ricerca nel campo dell’economia circolare.
In linea con le direttive europee in materia di responsabilità estesa del produttore, il lavoro svolto da Forethinking per Solbian si colloca nell’ambito dell’ecodesign e dei suoi futuri sviluppi. “Il programma – commenta Durante – è un vero e proprio ‘progetto traiettoria’, per un chiaro posizionamento delle ‘inspired companies’ per la sostenibilità e per le politiche di crescita e sviluppo dell’azienda nella direzione del Green Deal mondiale, un esempio per le imprese del Made in Italy”.
Alla base del progetto vi è una metodologia analitica che è stata realizzata su misura per valutare l’impronta ambientale del prodotto lungo tutte le sue fasi di vita. Successivamente, è stato sviluppato un modello parametrico per le attività di ricerca e innovazione, al fine di migliorare significativamente l’impatto ecologico dei prodotti e dei processi, basato su dati scientifici.
“L’azienda si è dotata di uno strumento innovativo – spiega l’Amministratore Delegato di Solbian Luca Bonci – che consente la simulazione dati e l’analisi dell’efficacia delle azioni di ri-progettazione in termini di riduzione dell’impatto ambientale. Allo stesso tempo lo screening chimico dei materiali e il report delle metriche relative agli aspetti ambientali critici ha consentito nuove procedure di approvvigionamento sostenibile per tutti gli attori della filiera”. Dal primo report realizzato si evince che siano due le sfide principali da affrontare nelle fasi successive di analisi: ridurre ulteriormente l’impatto dei materiali, già inferiore rispetto ai pannelli tradizionali, e progettare nuovi sistemi di riuso dei pannelli o recupero dei materiali in un circuito targato.