L’azienda iGuzzini, dal 2019 parte del gruppo svedese Fagerhult presieduto da Bodil Sonesson, ha annunciato il licenziamento di 82 impiegati e 21 operai, per un totale di 103 dipendenti su 736 della sede di Recanati, nella Marche.
Da agosto non ci sono più componenti della storica famiglia fondatrice, dopo l’uscita di Adolfo Guzzini, presidente emerito, e del figlio Massimiliano, vicepresidente e Chief marketing officer.
La decisione di presentare le comunicazioni aziendali ai sindacati territoriali e all’Assessorato regionale al Lavoro segna un cambio di rotta rispetto alle aspettative del gruppo che nei mesi scorsi, attraverso il CEO di iGuzzini Illuminazione, Cristiano Venturini, aveva espresso l’intenzione di investire in innovazione tecnologica e in internazionalizzazione, e ancora a inizio settembre aveva investito nell’acquisizione di Sistemalux.
Il fatturato nel 2019 si era attestato a 237,7 milioni di euro, in linea con quello dell’anno precedente che aveva chiuso a 235,6 milioni con una crescita media annua del 2,9% negli ultimi cinque anni, ma le stime di crescita sono sfumate a fronte della registrazione di una contrazione del fatturato che, in un primo momento, iGuzzini aveva affrontato attivando la cassa integrazione dal marzo scorso.
“Apprendiamo con preoccupazione dell’avvio di una procedura di licenziamento da parte di iGuzzini Illuminazione. Nelle prossime ore approfondiremo la situazione e qualora dovesse essere confermata questa eventualità sarà nostra premura convocare sia le parti aziendali che le parti sindacali e trovare le migliori e più auspicate soluzioni possibili nell’interesse dei lavoratori e delle attività del territorio“, ha commentato l’assessore regionale al Lavoro Stefano Aguzzi.