In tutti gli ambiti, anche e soprattutto in quelli del made in Italy, la missione di Google è quella di organizzare le informazioni e renderle sia accessibili che utili. Proprio con gli strumenti digitali di ultima generazione infatti è possibile valorizzare le piccole e medie imprese, supportandole nel loro sviluppo. Come quelle dell’home & design: settore che, dopo anni di crescita a doppia cifra, si sta confrontando con nuove sfide derivanti dell’incertezza economica causata dall’attuale scenario geopolitico mondiale. In questo rinnovato contesto di mercato, l’online può svolgere un ruolo fondamentale come alleato per la crescita delle vedite, come ha raccontato Stefano Leccese Renzetti, Manager Multichannel Programs di Google Customer Solutions Italy, durante il 9° Pambianco-Interni Design Summit dal titolo ‘Il new normal dell’arredo italiano. Opportunità e opzioni strategiche per proseguire il percorso di sviluppo’ .
Si parte da una scoperta: anche nel settore del design il consumatore è già digitale e proprio per questo le ultime tecnologie che sono potenziate dalle capacità dell’intelligenza artificiale sono strumenti perfetti per intercettare nuovi potenziali clienti rispondendo alle loro richieste nel modo migliore. “Durante la pandemia – ha detto Leccese Renzetti – c’è stato un grande sviluppo dell’e-commerce anche per quanto riguarda il mondo dell’arredo: per i prossimi cinque anni, spiega una ricerca TechNavio, fino al 2027, è prevista una crescita per le vendite online del settore dell’home & design del +10,5%. E già oggi questo comparto è il terzo più acquistato al mondo online: addirittura in Paesi come Usa e Regno Unito, che sono quelli dove i trend partono di solito un po’ prima, un dollaro su tre di spesa per l’home & design arriva da una transazione che si è svolta online. In altre parole, il 30% del fatturato delle aziende del settore arriva dal mercato digital”.
Questo conferma che i clienti ai quali si rivolgono le aziende dell’arredo sono già online. Importante è però capire come si comportano in rete. “La prima cosa che fanno è la ricerca dell’ispirazione su quello che potrà essere il prossimo oggetto di design da mettere nelle loro abitazioni. La seconda è la ricerca: vanno a scoprire quali sono gli oggetti che rispondono ai loro desideri. Infine, il processo termina con l’acquisto. Lo spiegano bene i risultati di una ricerca svolta dalla società di consulenza Trinity McQueen utilizzando dati Google: il 44% degli utenti che hanno acquistato negli ultimi 6 mesi in Europa un prodotto del mondo design lo hanno fatto mentre erano alla ricerca ‘attiva’ in quel momento. Di contro quasi il 60% delle persone ha fatto una spesa nel momento in cui non stava direttamente navigando per acquistare un prodotto. In particolare, il 28% delle persone stava vivendo attività di engagement del settore che poi lo hanno portato a comprare, mentre un altro 28% era si alla ricerca dell’ispirazione per un acquisto che avrebbe voluto fare successivamente”.
È importante, per le aziende del settore, proprio sapere che è possibile portare un possibile cliente a fare un acquisto anche quando questo non sta navigando con l’idea di fare una spesa subito ma invece in rete è ‘solo’ per avere un’ispirazione e per immaginare come potrebbe essere la sua casa del futuro. “All’interno poi – ha aggiunto Leccese Renzetti – di quel 44% che ha fatto un acquisto mentre navigava proprio con l’idea di farlo, due utenti su tre (63%) non avevano in mente un brand di design particolare. Solo il 37% di consumatori del design quindi ha in mente un particolare marchio al momento di iniziare una ricerca finalizzata ad un acquisto. In maggioranza si tratta di persone che stanno navigando, sia online che offline in una prospettiva che è comunque di omnicanalità, alla ricerca di tre elementi, dice lo studio: un punto vendita (54%), un nuovo brand (46%), diverse forme di distribuzione dei prodotti o marketplace non usati prima”.
Arrivando all’analisi del momento dell’acquisto lo studio Trinity McQueen spiega quali sono i fattori che più hanno convinto un utente a fare online un acquisto di design negli ultimi sei mesi. “Sono stati principalmente tre – ha detto il manager di Google -: al primo posto c’è la consegna a casa del prodotto scelto. Al secondo c’è la convenienza del prezzo, rispetto magari anche al punto vendita fisico. Al terzo c’è la possibilità che si ha, nello shopping online, di fare una comparazione immediata tra vari prodotti in modo da capire quale può essere il più adatto. Proprio questa è una sfida per le aziende: avere una tecnologia che possa permettere agli utenti di fare questo tipo di comparazione. Ad esempio mettendo i dati di prima parte a fattor comune, grazie proprio alla tecnologia evoluta dell’AI, sempre nel rispetto della privacy delle persone e delle legislazioni vigenti sul tema. Così oggi si può sia entrare in contatto con nuovi potenziali clienti che interagire con quelli già esistenti, mandando loro messaggi personalizzati e su misura, grazie a strategie di marketing basate appunto proprio su dati di prima parte”.
Mandare il messaggio giusto, nel momento giusto e nel luogo più adatto tra i tanti che oggi compongono la sfera digitale è quello che le nuove tecnologie basate sull’intelligenza artificiale consentono, facendo si che le aziende possono allocare i loro budget di investimento nel marketing digitale dove davvero sono utili e vanno a segno. “È un’opportunità – ha concluso Stefano Leccese Renzetti – che le aziende dell’home & design hanno innanzitutto per regalare agli utenti un’esperienza integrata tra il canale retail e l’online. Non sono modelli che vanno in conflitto ma che oggi devono collaborare per riuscire a interagire con i possibili acquirenti anche nei momenti nei quali non sono in una fase ‘attiva’ di shopping online. È possibile allora costruire messaggi di marketing tailor made, grazie all’utilizzo di dati di prima parte raccolti nel rispetto della privacy, per dare ispirazione a chi naviga a cercare informazioni su un possibile futuro acquisto, in modo che possa capire che quell’acquisto lo può fare anche subito”.